Musica, identità e sostenibilità. Si è svolta questa mattina sul colle Timmari di Matera la performance “Ballad for a tree” con l’artista Massimo Bartolini e il sassofonista Felice Mezzina. L’evento è stato organizzato dall’associazione Onyx Jazz Club in collaborazione con Westart, nell’ambito del Public Program del Padiglione Italia alla Biennale Arte 2024, Public Program del Padiglione Italia alla Biennale Arte 2024, per il quale Gezziamoci è stato scelto insieme ad altri 5 festival italiani il cui capofila è Novara Jazz Festival, curato da Luca Cerizza e promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura-
Coinvolti nell’organizzazione Gigi Esposito e Nicola Palermo di APS Onyx Jazz Club, Chiara Rizzi dell’Unibas, Michele Di Gioia dell’Uisp, Giulia Coretti, Felice Santantonio per il CAI falco Naumanni e Ferdinando Trotta per il Volontari Open culture 2019.
Il pubblico ha raggiunto il luogo dell’evento in autobus oppure in bicicletta.
Ballad for a Tree è una performance dell’artista Massimo Bartolini nella quale il sassofonista Felice Mezzina ha suonato una ballata dedicata ad una grande quercia monumentale sita al 40°43’30.6″N, 16°31’26.1″E – SP Timmari – Santa Chiara.
Ballad for a tree rientra nell’ambito del progetto “Trasform-azioni: a passo di jazz” un progetto originale di I-Jazz che promuove il connubio tra la musica jazz e il cammino a passo lento seguendo anche il Sentiero Italia CAI, il più lungo sentiero del mondo che percorre tutta Italia restituendo una nuova visione del territorio nazionale promuovendo, grazie a questo connubio, alcuni preziosi luoghi del patrimonio nazionale a livello naturalistico e paesaggistico, oltre che storico, di otto diverse regioni dando vita a un programma virtuoso di trekking, produzioni culturali, concerti, visite guidate, attività inclusive e incontri sui temi della valorizzazione del territorio e del patrimonio e dell’eredità culturali come elementi associati in modo imprescindibile allo sviluppo umano e alla qualità della vita. Attraverso i concerti organizzati durante i cammini, il progetto crea una perfetta commistione tra gli artisti, i luoghi e il pubblico, in un percorso, non solo metaforico, in grado di generare una nuova frontiera di spettacolo dal vivo e, attraverso il dialogo tra la musica e i luoghi ospitanti, fornire quel valore aggiunto capace di muovere le persone verso un turismo culturale di qualità. L’iniziativa, come riportato nel titolo, intende inoltre raccontare i processi di trasformazione capaci di generare metamorfosi e cambiamenti positivi nelle persone e nei territori. La forte suggestione tematica vuole richiamare “Le Metamorfosi” di Franz Kafka, nel centenario dalla morte, cercando un ribaltamento positivo della prospettiva dettata dal romanzo e dal suo protagonista, andando quindi ad esplorare anche il rapporto tra gli aspetti naturalistici e letterari e l’interpretazione dei luoghi naturali lungo il Sentiero Italia attraverso una lente filosofica oltre che emozionale ed artistica capace di restituire uno sguardo poetico sul territorio italiano. L’iniziativa tocca otto diverse regioni italiane (Trentino Alto-Adige, Lombardia, Piemonte, Marche, Lazio, Basilicata, Calabria, Sicilia), dieci diversi comuni e otto realtà organizzatrici in una dimensione collettiva che sottolinea il ruolo di lavoro in rete che caratterizza da tanti anni le esperienze della associazione. Questo grande progetto, nel quale il jazz viene esaltato come musica inclusiva per eccellenza, si pone come obiettivo anche la valorizzazione delle eccellenze del patrimonio ambientale e paesaggistico italiano, la promozione e il mantenimento del valore del patrimonio culturale immateriale come garante della diversità culturale di fronte alla globalizzazione, del dialogo interculturale, del rispetto reciproco dei diversi modi di vivere, rafforzare il dialogo tra lo spettacolo dal vivo e il mondo dell’outdoor e del turismo responsabile come modello di sviluppo sostenibile.
Ballad for a Tree (2003) è un’opera tra le più iconiche di Massimo Bartolini che, come spesso capita nella sua pratica, ha una forte dimensione performativa che include il suono e la musica. Un sassofonista si avvicina a un albero e improvvisa un assolo in un tentativo di comunicare con un essere non umano, nella speranza, forse, che l’albero possa chiedersi: “che strano uccello sta suonando oggi davanti a me?”. Così, concepita inizialmente negli anni 2000, a dimostrazione di un lunghissimo interesse dell’artista per la natura e il paesaggio (evidente in molte altre opere e nel progetto per il Padiglione Italia della Biennale Arte 2024), Ballad for a Tree è stata eseguita anche come atto di apertura della mostra retrospettiva di Bartolini Hagoromo, al Centro Pecci di Prato (2022). In occasione di Due qui / To Hear, Bartolini ha concepito una nuova versione di quest’opera come un progetto diffuso e itinerante in diverse regioni d’Italia. Alcuni sassofonisti, selezionati con la collaborazione del musicista Edoardo Marraffa, storico collaboratore dell’artista, suonano intorno a diversi alberi di giardini, di campagna e urbani, sparsi per vari comuni italiani.
“Felice Mezzina, sassofonista, figura di riferimento per il jazz pugliese, riferimento delle giovani generazioni su progetti legati alla sperimentazione, docente e grande amico di Onyx, è stato scelto per la perfomance materana proprio per il suo legame al territorio e al genius loci della Murgia Appulo Lucana” spiega Gigi Esposito, presidente di Onyx Jazz Club ETS che continua “la nostra associazione ha da sempre un’impronta molto marcata legata alla tutela dell’ambiente e alla sostenibilità, la stessa impronta che ogni anno caratterizza gli appuntamenti di Gezziamoci e che ci dà la possibilità di conoscere il territorio e collaborare con altre realtà, come in questo caso in cui avremo il piacere di confrontarci ed essere supportati dall’Università degli Studi di Basilicata, dal Gruppo dei Carabinieri Forestali di Matera, dal CAI Matera e dalla UISP Matera”.
La perfomance Ballad for a Tree sarà infatti preceduta da un incontro dedicato all’importanza della tutela degli alberi monumentali venerdì 13 settembre ore 17.30 durante il quale interverranno Nicola Palermo, direttivo Onyx Jazz Club, Giovanni Adinolfi, Comandante Gruppo Carabinieri Forestale di Matera, Francesco Ripullone Docente di Ecologia Forestale e Cambiamento Climatico, Maria Castellaneta, Assegnista di Ricerca di Foreste e Cambiamento Climatico, Alba Mininni, Ricercatrice arboricoltura e coltivazioni arboree con il coordinamento della prof.ssa Chiara Rizzi, docente di Progettazione Architettonica dell’Università degli Studi della Basilicata.
Gezziamoci, il Jazz Festival della Basilicata arrivato nel 2024 alla sua 37′ edizione è un progetto culturale che coinvolge oltre Matera più 20 comuni della Basilicata aderenti alla Rete Culturale del Gezziamoci. È l’attività più conosciuta dell’Associazione Onyx Jazz Club che con la sua programmazione spalmata su tutti i dodici mesi dell’anno usa il patrimonio culturale come fonte d’ispirazione per le sue proposte musicali e trasforma la musica in fonte di valorizzazione del patrimonio culturale a cui si ispira in un processo di contaminazione costante. La Rete Culturale del Gezziamoci nasce nel 2022 per coinvolgere attivamente tutto il territorio lucano nelle iniziative dell’Onyx Jazz Club con un protocollo d’intesa stipulato tra l’Associazione Onyx Jazz Club, i Comuni aderenti e la Provincia di Matera ed ha per oggetto la nascita di una Rete tra soggetti pubblici e privati che intendono promuovere lo sviluppo delle realtà locali attraverso la cultura e la valorizzazione delle risorse tangibili e intangibili del territorio.
Ballad for a Tree è una performance realizzata con la partecipazione dei Carabinieri Forestali Matera, UISP Aps settore di attività ciclismo, CAI Matera Falco Naumanni, UNIBAS, Volontari Open Culture2019, Autolinee Petruzzi.
La fotogallery dell’evento (foto www.SassiLive.it)