Gianni Perrino, consigliere regionale Movimento 5 Stelle: il territorio di Senise scampa la minaccia CSS.
Gli sforzi della giunta Pittella per agevolare il progetto di costruzione di un opificio per CSS (Combustibile Solido Secondario) presentato dalla NEP Italy S.r.L, impianto che sarebbe sorto nei pressi di Senise, sono stati vani: l’ Ufficio Politiche di Sviluppo del Dipartimento alle Attività Produttive della Regione Basilicata rende noto che NEP non ha presentato documentazione sufficiente per accedere ai contributi messi a disposizione dalla Regione. Decade quindi la possibilità di ricevere il contributo in conto capitale di oltre euro 8 milioni 400 mila euro previsti dal bando di reindustrializzazione Ex-Mecom.
La popolazione di Senise, mobilitatasi fortemente negli ultimi mesi, può tirare un sospiro di sollievo: un intero territorio dotato di altissimo pregio agricolo e ambientale è riuscito, almeno per ora, a scampare la minaccia di un progetto altamente impattante non solo per i senisesi ma per tutti i lucani. Ma cosa significa “CSS”? “Combustibile solido secondario”: una mistura di rifiuti (sulla carta) non pericolosi pronti per essere bruciati in uno degli inceneritori vecchi (Fenice di Melfi o Italcementi di Matera) o nuovi che spuntano come funghi venefici nella nostra regione grazie ad una dissennata politica di gestione dei rifiuti tutta basata su discariche e, appunto, inceneritori.
Per questo, in materia di rifiuti, il M5S Basilicata allerta tutti i lucani: non abbassiamo la guardia! La salvaguardia del territorio e, quindi, la tutela della nostra salute sono prioritarie. Irrinunciabili. Diffidate delle parole non seguite, subito, dai fatti: Pittella ha dimostrato più volte di essere un “tuttappostista” completamente incurante del “principio di precauzione”: un principio che impone di vietare (o limitare fortemente) le attività economiche che provocano danni irreversibili alla salute o all’ambiente (si pensi a quella petrolifera o agli inceneritori, ad esempio). Nell’ultimo consiglio ancora una conferma: pur di non affrontare seriamente il problema dell’inceneritore Fenice di Melfi, la maggioranza pittelliana e PD ha fatto saltare il numero legale. Ricordiamo a tutti che “Rifiuti Zero” è legge regionale dallo scorso gennaio: ma il PD e i suoi alleati lavorano sottotraccia e autorizzano progetti di ampliamento delle discariche e degli inceneritori (come il pirogassificatore a Metaponto) senza peraltro approvare preventivamente un nuovo piano dei rifiuti regionale.
Il M5S Basilicata ha provato a far ragionare Pittella e la sua maggioranza con una mozione che chiedeva, proprio in attuazione della legge regionale “Strategia Rifiuti Zero 2020”, di sospendere tutti i progetti impattanti (inceneritori, pirogassificatori, piattaforme di CSS, ecc.). Senza esito. Pittella ascolti il capo tribù degli Hunkpapa Sioux, Toro Seduto: “Quando avranno inquinato l’ultimo fiume, abbattuto l’ultimo albero, preso l’ultimo bisonte, pescato l’ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche”.
Gianni Perrino, consigliere regionale Movimento 5 Stelle