Dopo aver respinto l’ordine del giorno a firma del consigliere Manicone sull’uso dei combustibili nella Cementeria Italcementi di Matera il Consiglio Comunale di Matera ha approvato con 23 voti favorevoli e 4 contrari (Manicone Materdomini, Sansone e Buccico) un ordine del giorno proposto dalla maggioranza, primo firmatario il Consigliere Comunale Pietro Iacovone che impegna il Comune di Matera ad avviare una serie di azioni a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini rispetto all’uso del pet-coke da parte di Italcementi Spa. Di seguito il testo integrale dell’ordine del giorno approvato.
Oggetto: combustione del coke petrolifero (pet coke) da parte di Italcementi Spa di Matera e tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Il Consiglio Comunale di Matera
Premesso che:
a pochi chilometri dall’abitato di Matera, a brevissima distanza dai Sassi, Patrimonio mondiale UNESCO, a confine con il Parco della Murgia Materana, in località Trasanello ha sede il cementificio Italcementi appartenente all’HeidelbergCement Group;
tale impianto, costruito negli anni ’70, nel 2010 ha subito un revamping con avviamento del nuovo forno di cottura. In data 17/05/2013 l’Italcementi ha inoltre presentato presso la Regione Basilicata, Ufficio di Compatibilità Ambientale del Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità, istanza di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ed Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) relativa al progetto di recupero dei rifiuti come combustibile della cementeria e la relativa procedura è ancora in corso;
tra i combustibili utilizzati nello stabilimento della Italcementi assume particolare rilievo quantitativo il Coke Petrolifero, la cui combustione è da più parti ritenuta potenzialmente pericolosa per l’ambiente e per la salute umana;
in data 24/10/2010 è stato sottoscritto da Regione Basilicata, Comune di Matera, provincia di Matera ed Italcementi S.P.A. il “Protocollo per la caratterizzazione dello stato di qualità ambientale dell’Area Italcementi di Matera”, le cui azioni di campionamento, analisi e monitoraggio sono state in larga misura affidate all’ARPA Basilicata. Dalla più recente relazione pubblicata sul sito dell’ARPAB, riferita alla data del 31/12/2016, risulta che l’ultima campagna di campionamento dell’area industriale attenzionata risale al mese di aprile 2016. Inoltre, il protocollo non ha avuto completa attuazione sostanzialmente a causa di limiti nella dotazione strumentale e di personale dell’ARPAB, che a titolo esemplificativo non ha consentito la validazione dei dati di monitoraggio dell’aria trasmessi “in continuo” dalle centraline allocate nei pressi dello stabilimento ed inoltre non è stato effettuato il previsto biomonitoraggio.
Considerato che:
nel 2019 Matera sarà Capitale Europea della Cultura, ed in questa sua veste essa può e deve farsi portavoce, simbolo ed esempio delle più evolute istanze rivolte alla tutela dell’ambiente e della salute, che a pieno titolo rientrano in quella accezione ampia, diffusa e condivisa di Cultura, che ha portato la città di Matera ad ottenere il prestigioso titolo europeo;
lo stabilimento si trova nelle immediate vicinanze del Parco della Murgia Materana, sede non solo di grandi testimonianze storiche, ma anche di un patrimonio di biodiversità meritevoli di ogni tutela;
la salute è inoltre diritto inalienabile ed indisponibile, assolutamente prevalente rispetto a qualunque altro diritto pur costituzionalmente garantito, pertanto è dovere dell’Amministrazione tutelarlo efficacemente ed in ogni modo, facendo applicazione del principio di precauzione.
Evidenziato che l’Amministrazione Comunale ha intrapreso azioni finalizzate al rispetto della salute e della sostenibilità ambientale unitamente all’attenzione necessaria all’innovazione, alla qualità dello sviluppo, al diritto al lavoro, promuovendo, tra l’altro, la sottoscrizione dell’accordo volontario nel 2011 ed istituendo l’Osservatorio ambientale del Comune di Matera nel 2016, la cui attività va implementata per definire un modello esemplare ove coesistano le ragioni della salute con quelli della produzione.
Tanto premesso, esposto ed evidenziato,
Impegna il sindaco e la giunta
A) ad attivare tutte le iniziative e le azioni amministrative più opportune per avviare nell’immediato un monitoraggio completo, efficace, effettivo e puntuale degli effetti sull’ambiente e sulla salute dell’attività industriale dell’Italcementi di Matera, commissionato dal Comune di Matera a laboratorio indipendente nei limiti della disponibilità di bilancio o con risorse esterne da reperire, nel rispetto del principio di precauzione e con il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali che possano fornire ogni utile supporto;
B) a garantire la massima pubblicità e trasparenza dei dati del costante monitoraggio della qualità dell’aria, della campionatura ed analisi del suolo e delle acque, esposti in facile comprensione ed anche mediante la loro pubblicazione on line;
C) di concerto con la Regione Basilicata e con ogni altro soggetto istituzionale, anche mediante la promozione di un tavolo che coinvolga l’Italcementi s.p.a, a valutare la possibilità di eliminare l’uso del pet-coke quale combustibile per l’Italcementi e per ogni altro impianto industriale limitrofo all’abitato della città di Matera;
D) a chiedere che sia inserita nell’AIA richiesta dalla Italcementi s.p.a. la prescrizione di una valutazione di impatto sanitario (VIS) e, comunque, che sia affidata a laboratori indipendenti una indagine epidemiologica per valutare gli effetti dell’impianto sulla salute dei lavoratori e della popolazione della città di Matera;
E) ad aggiornare costantemente il Consiglio Comunale sulle azioni da intraprendere, ed orientare le decisioni dell’Amministrazione, i propri programmi ed il futuro delle prospettive industriali affinché si garantisca il consolidamento di un rapporto virtuoso tra tutela della salute e dell’ambiente e ragioni della produzione e del lavoro, necessario per definire un modello esemplare coniugabile con gli obiettivi di Capitale Europea della Cultura nel 2019.