“La posizione assunta “senza se e senza ma” dal candidato Governatore Marcello Pittella in merito all’attuale fase del memorandum sul petrolio è da condividere e sostenere in quanto rispecchia in pieno la posizione di IdV”. E’ quanto afferma il commissario regionale di IdV Gaetano Cantisani, sottolineando “la necessità per l’intera Basilicata di poter contare su un punto fermo, il più alto istituzionale, nella battaglia contro lo strapotere delle compagnie petrolifere e per contrastare un atteggiamento del Governo Letta che presenta non poche criticità e negatività rispetto alle aspettative delle comunità lucane specie della Val d’Agri e del Sauro. Pertanto, le affermazioni di Pittella ci confortano perché esprimono con fermezza la volontà e l’impegno a riaprire la concertazione con il Governo del quale, non va dimenticato, fanno parte autorevoli esponenti nazionali del Pd e che conta sulla fiducia dei parlamentari lucani del Pd e del Pdl (colombe e falchi) chiamati anch’essi ad una controffensiva politico-istituzionale. Per noi – dice Cantisani – va adeguata l’iniziativa della Regione perché non è più sufficiente agitare la “moratoria” contro nuove ricerche di idrocarburi, per altro, aggirata dalla sentenza della Corte Costituzionale, quanto piuttosto si deve riprendere la mobilitazione popolare come propone il segretario regionale della Cgil. Rinnovare lo spirito della “marcia dei 100mila” di Scanzano Jonico è senz’altro il modo più adatto per prepararci ad affrontare una questione che è decisiva per il futuro dei nostri territori rifiutando con dignità e sdegno quella che giustamente Pittella chiama “elemosina” e che noi aggiungiamo di Stato.
Inoltre nella nuova organizzazione dei Dipartimenti Regionali a seguito della nomina di quattro assessori, invece di sei, sarà fondamentale l’attribuzione di una delega specifica sui problemi dell’estrazione e ricerca di idrocarburi come spetterà alla nuova legislatura regionale adeguare compiti e funzioni della SEL (Società Energetica Lucana) perché supporti in maniera decisamente più efficace di quanto è avvenuto sinora l’azione della Giunta Regionale. Il cittadino lucano– continua Cantisani – è vittima di una beffa di fondo: il riconoscimento di una percentuale territoriale di ristoro economico a fronte delle estrazioni petrolifere. Per questa ragione necessita mettere in piedi un fronte unitario fra partiti, istituzioni ad ogni livello – regionale, provinciale, comunale – forze sociali ed imprenditoriali, le comunità locali della Val d’Agri e del Sauro per sbarrare la strada all’ipotesi che sia il Ministero per lo Sviluppo Economico a gestire ed orientare progetti e programmi di spesa che non possono ridursi a qualche decina di milioni di euro come potrebbe accadere con l’istituzione recente del Fondo sempre più somigliante all’ennesimo contentino. Rinnoviamo infine l’invito a concentrare prioritariamente l’impegno per la modifica del DLG 625/96 e delle sue ricadute reali sul territorio e a mostrare attenzione: con le nuove royalties del Memorandum, se non si interviene a correggere la strategia che una regia politico-hobbistica sta sostenendo in questi giorni, approfittando del vuoto politico-istituzionale determinato dalla fine anticipata della legislatura regionale, si verificherà un autentico “scippo di Stato”.