Rigore della chiarezza e severità della verità, il Presidente della Giunta Regionale Marcello Pittella lo ha affermato con determinazione specie dopo le discussioni sullo sblocca Italia e precisa: rigettate tutte le istanze di estrazione compresa l’unica richiesta su mare. Le uniche autorizzate riguardano gli accordi del 1998 con Eni in Val D’Agri e del 2006 con Total a Tempa Rossa.
Poi ha sottolineato gli ottimi risultati ottenuti dalla Regione Basilicata – assieme al lavoro congiunto del Consiglio Regionale, dei parlamentari lucani e delle associazioni di categoria- su alcune scelte strategiche che sono state fatte e realizzate.
Equità, solidarietà, sviluppo economico, innovazione tecnologica, risparmio energetico, politiche del lavoro attive sono i risultati che con caparbietà, lungimiranza la Regione Basilicata ha ottenuto con la modifica sostanziale – ha rimarcato il Presidente – dell’articolo 45 della legge 99/2009, introdotta dalla legge Sblocca Italia. Inoltre si è evitato di perdere i fondi 2011 e 2012 pari a 140 milioni di euro.
“Tutti conosciamo la genesi della carta carburante in un particolare periodo politico con una promessa elettorale non mantenuta da parte del centrodestra nel 2008 ” ha precisato il presidente della Giunta Regionale “ Una promessa che consisteva nel far pagare ai lucani la benzina al 50% sul costo della pompa con un abbattimento delle accise sui carburanti venduti in Basilicata”.
Poi invece il governo Berlusconi- Tremonti si limitò con la legge 99/2009 art. 45 ad aumentare la percentuale delle royalties a carico delle compagnie petrolifere dal 7 al 10%, facendo confluire quel tre per cento in più in un Fondo Nazionale gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico e da quello dell’Economia.
Dopo aver ricordato che la Lega Nord fece approvare un emendamento che estendeva ai residenti delle regioni settentrionali in cui operavano i rigassificatori i benefici rivenienti dalla ripartizione del Fondo Unico, alimentato dalle sole royalties del petrolio, il presidente Pittella ha tenuto a sottolineare come quel meccanismo di fatto penalizzasse la Basilicata, che contribuiva per il 90% ad alimentare il tesoretto nazionale.
Abbiamo sempre considerato ingiusta ed iniqua la carta carburanti perché attribuiva indistintamente a tutti un identico beneficio , indipendentemente dalle necessità e poi perché concesso ai soli patentati, escludendo altre fasce di popolazione, semmai con più bisogni”.
“Sono sempre stato contrario a quella scelta” ha ribadito con forza il Presidente Pittella. “L’ho sostenuto in campagna elettorale, ed anche prima durante le primarie. Ma grazie al lavoro congiunto di tutti nel 2014 siamo riusciti in una impresa non facile, anche grazie ad una proficua interlocuzione con il governo Renzi, ed in particolare con il ministro Guidi ed il sottosegretario Vicari. Un risultato che porta sostanziali modifiche all’art 45 e importanti benefici ai lucani ed alla Basilicata”.
Il presidente Pittella ha elencato nella relazione in Consiglio regionale quali siano stati i risultati ottenuti, partendo dal recupero dei fondi 2011 e 2012.
“Con la modifica innanzitutto abbiamo escluso dai benefici le regioni che non contribuiscono con le estrazioni ad alimentare il Fondo unico nazionale, come la Liguria ed il Veneto che hanno sottratto ai cittadini lucani ben 35 milioni di euro” ha fatto notare il presidente “ Abbiamo operato per portare equità nell’assegnazione dei fondi del 2012, con tre fasce di reddito, favorendo quelle più deboli economicamente”.
È stata una battaglia vinta della quale tutti devono essere orgogliosi- ha aggiunto Pittella – perché ha permesso di dare risposte innanzitutto agli ultimi e penultimi.
Il Presidente Pittella ha poi specificato i benefici ottenuti grazie al preliminare dell’ Accordo tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Basilicata sottoscritto il 19 marzo scorso a Roma con il sottosegretario Vicari.
Innanzitutto una percentuale non inferiore al 20 % – pari a circa 26 milioni di euro- con possibilità di arrivare negli anni sino al 50% sarà destinata alla Social Card, con modalità che saranno previste da un decreto interministeriale.
Ma anche risorse destinate all’adozione di misure di sviluppo economico per una percentuale non inferiore all’80 % , ‘pari a circa 104 milioni di euro per un ampio ventaglio di interventi in diversi settori dall’innovazione, ai trasporti , all’efficienza energetica, alle politiche attive del lavoro.
Nello specifico 35 milioni saranno destinati al sistema produttivo con incentivi per investimenti in innovazione sia di prodotto che di processo, eco.-innovazione e security innovazione; promozione della competitività e riqualificazione energetica.
“Pensiamo anche di promuovere la diffusione di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale” ha aggiunto il Presidente Pittella – “ sostenendo i piani di spostamento da casa al luogo di lavoro, con una importante integrazione tra questi piani e gli enti locali, con un noleggio di veicoli a basso impatto ambientale partendo dalle esigenze delle aree industriali in particolare quella di San Nicola di Melfi”.
Ben 69 milioni di euro saranno poi previsti per gli interventi di risparmio energetico, sul quale la regione Basilicata ha già in atto un bando pubblico, ma soprattutto per quelle politiche del lavoro attivo che permetteranno un concreto sostegno a quei lavoratori che sono o usciti dal processo produttivo oppure devono essere accompagnati alle pensione. “Misure importanti “ ha evidenziato il presidente Pittella “ dato che esiste una categoria di lavoratori con una duplice difficoltà, quella di non poter rientrare nel mondo lavorativo ed allo stesso tempo non maturare i contributi pensionistici. La misura prevede per il primo biennio di alimentare un Fondo per progetti di utilità sociale concedendo contributi a soggetti economici e privati che provvederanno ad assunzioni a tempo determinato da un minimo di 12 mesi ad un massimo di 36 mesi, comunque fino al raggiungimento del diritto alla pensione”.
Sempre per le politiche del lavoro, previsto anche un fondo per l’occupazione stabile con incentivi di 10mila euro a favore di imprese automi che abbiano assunto o si impegnano ad assumere a tempo indeterminato full e part time, oppure che trasformano un contratto a tempo determinato o atipico in contratti a tempo pieno e indeterminato.
“Prevediamo anche fondi per gli enti locali” ha sottolineato ancora il presidente “ per poter ampliare i servizi offerti e per l’assunzione di lavoratori nelle cooperative”.
Il Presidente Pittella ha concluso la relazione evidenziando l’importante risultato ottenuto nell’accordo sottoscritto con il Mise, grazie ad uno specifico articolo – il numero due- che prevede la costituzione di un gruppo di lavoro scientifico per valutare i parametri di esercizio degli impianti produttivi presenti in Basilicata.
“In particolare” ha spiegato il Governatore Pittella saranno approfondite anche le cause che hanno portato all’attivazione del sistema di messa in sicurezza dell’impianto Cova di Viggiano ed esaminate le caratteristiche ed i quantitativi di gas emessi dai camini del Cento Oli con particolare attenzione alle emissioni di odori genere. Sarà un autorevole gruppo di lavoro di alto profilo scientifico ed in piena autonomia che avrà anche il compito di acquisire nel dettaglio tutti gli elementi riguardanti i rifiuti solidi e liquidi prodotti dagli impianti lucani”.
“In conclusione è stato fatto un ottimo lavoro” ha affermato con soddisfazione il Presidente Pittella “ abbiamo raggiunto i risultati e gli obiettivi che ci eravamo proposti con precise e lungimiranti scelte strategiche. E rimarco un ottimo lavoro reso possibile dal lavoro svolto con determinazione da questa aula e dal governo regionale che ho l’onore di presiedere, con il pieno sostegno della classe parlamentare lucana e del Governo nazionale, al quale va tanto il mio personale ringraziamento quanto quello dei lucani che si riconoscono nella battaglia di giustizia ed equità sociale sostenuta in questi mesi di intenso e proficuo lavoro”.