Un’interrogazione al Ministro dello sviluppo economico e al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare è stata presentata dall’on. Cosimo Latronico (Direzione Italia), in merito all’ipotesi che il petrolio estratto a Tempa Rossa, tra i comuni di Corleto e Guardia Perticara, e diretto nelle Marche e a Roma, viaggi sulle autobotti. “Si ipotizza che 170 mezzi trasporteranno 20 mila barili di greggio ogni giorno dalla Basilicata verso le Marche, diretti alla Raffineria di Falconara Marittima, e verso la Capitale, alla Raffineria di Roma – scrive Latronico – percorrendo circa duemila chilometri sulle strade italiane la cui condizioni sono a tutti ben note”. Per il deputato lucano “entrambi gli itinerari porterebbero ad un considerevole incremento percentuale di traffico veicolare che in alcuni tratti sfiorerebbe l’80 per cento, con grave nocumento al traffico locale, aumento dei pericoli per la sicurezza stradale, nonchè aumento delle emissioni inquinanti”. Alla luce di ciò il parlamentare chiede ai due ministri “quali iniziative intendano avviare non solo per evitare che possa essere percorsa una tale soluzione, evitando improponibili congestioni delle viabilità, in primo luogo lucana, ma anche per porre rimedio definitivo al paradosso che vede la presenza di un oleodotto già potenzialmente in grado di convogliare il greggio a Tarato facente parte di un progetto, quello di Tempa Rossa, approvato dal Cipe e su cui sono stati investiti 1,6 miliardi di euro, 1,3 sulla parte lucana e 300 milioni su quella tarantina.
Set 07