La Ola, Organizzazione lucana ambientalista, esprime il proprio
apprezzamento ai comuni della Comunità Montana del Vallo di Diano e in
particolare al suo presidente, Arch Raffaele Accetta. Infatti con
deliberazione dell’ente montano che confina con la Val d’Agri n.104
del 1/10/2014, è stato deciso il ricorso “ad adiuvantum” in via
giurisdizionale contro il permesso di costruire n. 30/2014 rilasciato
dal Comune di Marsico Nuovo, prodotto dal Comune di Atena Lucana e da
altri Comuni del Vallo di Diano.
Mentre molti sindaci della Val d’Agri – denuncia ancora una volta la
Ola – di fronte ai danni conclamati dal petrolio ed al raddoppio delle
estrazioni di idrocarburi “nicchiano” e “abdigano” a favore delle
promesse ed interessi delle compagnie petrolifere intenzionate ad
estrarre dal territorio di Marsico Nuovo oltre 26mila barili al giorno
di greggio che porterebbero ad oltre 130 mila i barili al giorno
estratti in Val d’Agri, quelli del vicino Vallo di Diano si oppongono
“allo scempio” delle trivelle che il governo Renzi e quello del
presidente della giunta regionale della Basilicata, Marcello Pittella,
vogliono realizzare sulle montagne dell’Appennino Lucano, a ridosso
del Vallo di Diano, nonostante le comunità non condividono queste
scelte imposte dall’alto. In particolare si “stigmatizza” il
comportamento del Comune di Marsico Nuovo che avrebbe addirittura
“ifnorato” la richiesta di accesso agli atti prodotta dagli enti
pubblici del vicino Vallo di Diano.
Nella Delibera della Comunità Montana Vallo di Diano del 1 Ottobre
2014 si legge, infatti, che “premesso che con Permesso di Costruire n.
30/2014 del 12/09/2014 pubblicato in data12/09/2014 con numero
d’ordine 925, sull’albo on Line dell’Ente, il Comune di Marsico
Nuovo(Pz) ha autorizzato lo “Approntamento postazione sonda denominata
– Pergola 1 adeguamento – attraversamento vallone Guagliariello” sui
terreni individuati in Catasto al Foglio n 23 particelle
132-133-170-182-187 in località Masseria Votta finalizzati alla
realizzazione diun pozzo petrolifero esplorativo; visto che: il pozzo
è posizionato in prossimità delle Area Natura 2000 SIC Monti della
Maddalena ricadente nella perimetrazione amministrativa della Regione
Campania per cui le attività richieste implicano ripercussioni
rilevanti su tali aree esterne alla perimetrazione amministrativa
della Regione Basilicata e per le quali non si è a conoscenza di studi
di dettaglio e/o di richiesta parere o compartecipazione al
procedimento agli Enti sovracomunali interessati; nella zona
immediatamente vicina al lotto vi è la presenza di sorgenti ubicate
nei comuni di Atena Lucana, Sala Consilina, Padula e Montesano sulla
Marcellana. Tali sorgenti sono utilizzate per l’approvvigionamento
idrico delle popolazioni di tali comuni, per uso domestico e per
attività industriali (imbottigliamento acque minerali} .Tutti i pozzi
idrici ricadono nella perimetrazione del Vallo di Diano e,
segnatamente, nell’ambito territoriale della Regione Campania, in
provincia di Salerno; il Vallo di Diano è territorio ricadente nel
perimetro del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni,
sia come area diretta che come area contigua. Nella regolamentazione
dello stesso è vietata la presenza di pozzi petroliferi elo di
esplorazione.
L’area oggetto di intervento – si legge sempre nella deliberazione – è
da considerare “isola nella perimetrazione del Parco Naziona le
dell’Appenino Lucano, Val d’Agri e Lagonegrese e, quindi , tale lotto
è area contigua al citato Parco; il presidente del Parco Nazionale
dell’Appennino Lucano, sig. Domenico Totaro, ha presentato, in data
15/09/2014, nell’assemblea di Federparchi, un documento appello
riguardo al cosiddetto decreto “Sblocca Italia”, documento che è stato
poi approvato dal direttivo all’unanimità. In tale atto si chiede alle
massime cariche istituzionali di fare in modo che venga integrata la
legislazione vigente con una norma che escluda ogni nuova attività di
perforazione ed ancorchè di mera esplorazione per la ricerca di
idrocarburi dalla rete delle aree naturali protette e dalla Rete
Natura 2000 in Italia”; il bacino idrografico di Marsico Nuovo è
comune e comunicante con quello del Vallo di Diano ed insieme
confluiscono nell’area più vasta del Fiume Sele e dei suoi affluenti;
le acque di tali corsi sono utilizzate per uso irriguo ed alimentare
anche da una vasta area agricola interressante la Regione Campania ben
lontana dalla Val d’Agri,compresa tra i comuni di Battipaglia, Eboli e
Capaccio-Paestum, con fortissima presenza di aziende agricole e di
attività lattiero-casearie; non si è a conoscenza della acquisizione
del parere di compatibilità dell’intervento con Il PSAI della Autorità
di Bacino Campania Sud ed Interregionale del Fiume Sele, competente
per territorio il Comune di Sala Consilina, con Delibera di Consiglio
Comunale n° 5 del 12/03/2014, ha espresso il proprio parere negativo
sull’intervento; Il comune di Atena Lucana, con Delibera di Consiglio
Comunale n° 3 del 12/01/2014, ha espresso parere contrario
sull’intervento; Il comune di Eboli, con Delibera di Giunta Municipale
n.102 del 27/03/2014, ha espresso parere negativo sull’intervento;
tanti altri Comuni, tra cui anche quello di Roccadaspide, hanno
espresso specifica contrarietà a dette opere qualificandole nefaste;
tali atti sono stati trasmessi alla Regione Basilicata e alla Regione
Campania in occasione della presentazione delle osservazion i alla
messa in produzione del pozzo petrolifero Pergola 1 e si è inoltrata,
altresì, la richiesta, al comune di Marsico Nuovo, di accesso agli
atti, esistendo timore di danni irreversibili alle popolazioni, ai
beni ed alle attività dei comuni sopra elencati, nonché a tutta la
zona interessata. Ad oggi non si è a conoscenza ufficiale di risposta
o di esame degli atti; non si è a conoscenza di studio di dettaglio
sulle conseguenze di eventuali perdite del pozzo esplorativo che si
intende realizzare, di quelli di coltivazione e degli eventuali
scenari relativi ai pozzi di reiniezione sul bacino idrografico e sui
territori attraversat i dal Fiume Sele e dai suoi affluenti; l’area
oggetto di intervento è classificata sismica e fu colpita dal
disastroso terremoto del 1857. Il sottosuolo della stessa presenta
numerose faglie sismo-geniche e fratture. Non si è a conoscenza di
studi di dettaglio sismici sul comportamento e sulla sicurezza dei
pozzi e delle relative condotte in caso di futuri e probabili
terremoti, ovvero se i lavori per dette opere possono incidere
sull’attuale equilibrio geofisico e geologico; l’esperienza recente
del terremoto nel modenese impone un attento studio sulla correlazione
tra perforazioni re-iniezione di liquidi nel sottosuolo e
accelerazione della manifestazione dei fenomeni tellurici e della loro
magnitudo; considerato che: la realizzazione di un pozzo petrolifero
esplorativo comporta le medesime opere necessarie per la costruzione
di un pozzo petrolifero da mettere in coltivazione; esiste un
interesse pubblico, attuale e concreto, alla tutela del territorio
perchè esposto al rischio di un pregiudizio alla salute ed
all’ambiente permanente ed irreversibile, per effetto di atti
autorizzativi non conformi alla generale programmazione territoriale
e, in particolare, alla pianificazione urbanistica e/o a vincoli di
ordine extraurbanistico; ritenuto: di dover sostenere ad adiuvandum le
ragioni dei Comuni più direttamente interessati ed esponenziali degli
interessi coinvolti, in linea con gli obiettivi di “governo
comprensoriale ” che, da sempre, ispirano le iniziative e le attività
di questa Comunità Montana; di porre in essere ogni azione utile a
contrastare la realizzazione di interventi non compatibili con le
strategie di sviluppo tracciate nei documenti pianificatori e
programmatici predisposti a livello generale e a livello locale e,
soprattutto, con le esigenze di salvaguardia degli equilibri
socio-naturalistico ambientale”.
Per tutti questi motivi citati in premessa la delibera della Comunità
Montana del Val dii Diano n.104 del 1/10/2014 da mandato ad un proprio
legale l’intervento ad adiuvandum nei giudizi avviati dal Comune di
Atena Lucana e/o per l’annullamento del permesso a costruire n.
30/2014 del 12.09.2014 del Comune di Marsico Nuovo (PZ).