Pietro Sanchirico, coordinatore regionale Italia Unica, su nuovo piano regionale rifiuti: “Priorità sbarazzarsi di discariche”. Di seguito la nota integrale.
Non so se l’assessore regionale all’Ambiente, Aldo Berlinguer, a fine gennaio 2016 sarà ancora alla guida dell’assessorato per gestire il nuovo Piano regionale rifiuti che finalmente, come lo stesso Berlinguer ha comunicato, è entrato in fase conclusiva di studio per essere consegnato, secondo l’impegno solenne assunto, all’inizio del nuovo anno. Qualunque sarà l’assessore, la priorità è sbarazzarsi delle discariche. Sebbene sia migliorata negli ultimi anni, la percentuale di raccolta differenziata da noi continua ad essere bassa accrescendo il divario con il Nord, dove i rifiuti vengono divisi correttamente. La Basilicata come il resto del Sud, ha una media molto bassa, sotto il 20 per cento, per i rifiuti differenziati. Si tratta perciò di passare dalle buone intenzioni ai fatti: prevediamo la raccolta differenziata obbligatoria. Si deve eliminare in tempi brevi ogni forma di discarica rendendole tutte illegali (tranne naturalmente quelle che rientrano nel ciclo virtuoso della valorizzazione dei rifiuti), rendendo illegale l’esportazione di rifiuti, e commissariando le Amministrazioni Locali che non garantiscono la raccolta differenziata in una certa proporzione. Tra i rifiuti si devono comprendere anche le acque reflue, che vanno trattate negli appositi impianti pubblici o privati, e va favorita la valorizzazione energetica dei fanghi. Siamo perciò in attesa di verificare come la società vincitrice della gara di affidamento della stesura del piano abbia assolto ai compiti delegati in particolare nello studio e programmazione della raccolta differenziata e nello studio della filiera produttiva che dalla raccolta differenziata deve scaturire. E’ indispensabile conoscere le soluzioni impiantistiche individuate per rendere efficaci la strategia rifiuti zero, accompagnata dal progressivo e rapido incremento percentuale della raccolta differenziata sull’intero territorio regionale. Ai cittadini e alle piccole e medie imprese che continuano a pagare bollette care interessa naturalmente il rapporto efficienza di servizio di smaltimento-costi.