Riunito in Regione tavolo su Piano Sud opere depurazione.
Berlinguer: come nel caso dei Sin marceremo a tappe forzate al fine di mantenere i finanziamenti e completare le opere entro i termini di un cronoprogramma condiviso e inderogabile.
“Come nel caso dei Sin, anche sul Piano Sud per le opere di depurazione marceremo a tappe forzate al fine di mantenere i finanziamenti e completare le opere entro i termini di un cronoprogramma condiviso e inderogabile. La Regione c’è, ciascuno faccia la sua parte”.
Lo ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Territorio, Infrastrutture, Opere pubbliche e Trasporti, Aldo Berlinguer, al termine della riunione svoltasi nella Sala Bramea del Dipartimento regionale, sul “Piano nazionale per il Sud”, convocata per verificare lo stato degli interventi previsti dalla delibera Cipe n. 60 del 2012, relativa alla realizzazione degli impianti di depurazione in molti comuni della Basilicata.
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, oltre all’assessore, al dirigente generale del Dipartimento Carmen Santoro e ai dirigenti degli Uffici regionali Programmazione (Francesco Pesce) e Ciclo dell’Acqua (Francesco Ricciardi), il direttore di Acquedotto Lucano Gerardo Marotta, i Sindaci di Irsina e di Spinoso, gli assessori di Matera, Melfi, Grassano, Ripacandida e il tecnico del Comune di Marsicovetere.
Al termine della riunione è stato deciso un aggiornamento del tavolo entro la metà del mese di aprile per una ulteriore verifica sul cronoprogramma degli interventi.
Ministro ambiente su Val Basento ed ex Liquichimica, nota Latronico (Forza Italia).
“Le risorse stanziate dal Ministero dell’ambiente, ad eccezione della somma di 150 milioni, sono già state tutte trasferite alla Regione Basilicata. Quindi, oggi siamo nelle condizioni di poter cominciare a dar corso agli interventi di bonifica”. Lo ha detto in aula il Ministro dell’ambiente, Gian Luca Galletti, rispondendo ad un’interrogazione dell’on. Cosimo Latronico (FI) in merito ai progetti di bonifica delle aree della Val Basento, nel Materano, e dell’ex Liquichimica nel comune di Tito. “Al Ministro ho chiesto di seguire da vicino questa vicenda antica e complessa, perché il tempo non è una variabile neutra. Stiamo parlando di fonti inquinanti, – ha commentato Latronico – che hanno un effetto sulla vita delle persone e dei lavoratori, che continuano ad insistere in queste aree. Quanto alla Regione Basilicata, preme evidenziare, come nonostante la presenza di risorse, non riesca ad impiegarle pure in un caso così straordinario. Per cui – ha concluso il parlamentare – se la Regione non è in grado o non è in condizioni di esercitare le sue funzioni dopo dieci anni, chiedo al Ministro di assumere un intervento che le popolazioni si attendono in primis per la tutela della salute”.