Lo stato di attuazione delle politiche regionali per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti al centro dei lavori della seconda Commissione consiliare permanente (Bilancio e Programmazione), presieduta da Gianni Rosa (Lb-Fdi) svoltasi ieri pomeriggio. Nell’ambito dell’attività di controllo, verifica e monitoraggio l’organismo consiliare ha audito i dirigenti degli uffici Prevenzione e Controllo ambientale e Compatibilità ambientale del dipartimento Ambiente e Territorio, Salvatore Gravino e Salvatore Lambiase.
“Siamo giunti alla fase conclusiva di un periodo di programmazione in attesa di avviare il nuovo Piano di gestione dei rifiuti. Confidiamo di procedere all’affidamento provvisorio del servizio di aggiornamento ed adeguamento del Piano regionale rifiuti nei prossimi giorni per giungere all’elaborazione dello stesso entro dicembre 2015”. Così ha esordito il dirigente dell’ufficio Prevenzione e Controllo, Salvatore Gravino sottolineando che “allo stato attuale quasi tutti gli impianti si trovano in condizioni di gestione non ottimali, quindi in condizioni di affanno e che nelle more dell’adeguamento del Piano sono state emanate misure che prevedono la possibilità di realizzare ed ampliare impianti di stoccaggio di trattamento e/o smaltimento di rifiuti solidi urbani. Occorre trovare soluzioni transitorie per l’entrata in funzione degli impianti più importanti riguardanti le due città capoluogo di Potenza e Matera”.
Gravino ha, quindi, tracciato un quadro della situazione attuale delle piattaforme gestione rifiuti sia per la Provincia di Potenza che per quella di Matera evidenziando che il problema non è solo di flussi di rifiuti ma di tempo di vita dell’intera impiantistica di accoglimento-trattamento. “E’ indispensabile, per evitare il blocco del sistema – ha aggiunto – mettere in campo azioni tese a garantire il rapido utilizzo delle volumetrie disponibili già assentite. Da alcuni anni si registra l’impossibilità di garantire il corretto smaltimento dei rifiuti solidi urbani prodotti nel bacino centro della Provincia di Potenza sprovvisto di impianti idonei: sono in funzione solo gli impianti di trattamento e di smaltimento di Rsu di Venosa, Sant’Arcangelo e Atella. Se la piattaforma di Atella ha, a flussi invariati di rifiuti, una vita utile di circa 6 anni e mezzo, per quella di S.Arcangelo si prevedono 4 anni mentre per Venosa solo nove mesi. Stiamo lavorando per far ripartire nel più breve tempo possibile l’impianto di Lauria per il quale prevediamo l’avvio della gestione operativa dell’impianto di trattamento entro la prossima primavera. Il Comune di Potenza, invece, ha in progetto di attivare un proprio centro di trasferenza presso località Vallone Calabrese. Per quanto riguarda il termovalorizzatore Fenice di San Nicola di Melfi, è stata conferita solo la frazione secca (sopravaglio) e, a flussi invariati, al 31 dicembre prossimo, è prevista la saturazione della capacità autorizzata che è di 30mila tonnellate annue”.
“In Provincia di Matera, invece – ha proseguito ancora Gravino -, si registra un esaurimento delle volumetrie di stoccaggio definitivo dei rifiuti, ma comunque la Giunta regionale ha già adottato provvedimenti che dispongono l’incremento delle volumetrie utili di stoccaggio dei rifiuti solidi urbani da realizzarsi nelle piattaforme di Tricarico, Matera, Pomarico, San Mauro Forte e Ferrandina. Nello specifico, se la piattaforma di Salandra è quasi in esaurimento, per Pomarico, a seguito dell’incremento delle volumetrie, si prevede un ulteriore anno di vita della piattaforma, per Pisticci sono in corso i lavori di adeguamento dell’impiantistica, lavori che ultimati daranno una volumetria ulteriore di 40.000mc. Per quanto concerne la città di Matera, per l’impianto di località La Martella è già stato assentito un ampliamento della volumetria per complessivi 100.000 mc netti; occorrono, però, interventi tesi a liberare la vasca principale dal percolato. L’impianto di Tricarico è temporaneamente chiuso, si è in attesa di concludere le procedure Aia-Via per l’utilizzo di ulteriori 40.000mc assentiti. Per l’impianto di Colobraro si devono invece avviare lavori già autorizzati Aia-Via per utilizzare ulteriori 20.000mc, oltre ad un progetto in fase di elaborazione per ampliamento di ulteriori 120.000mc”.
Per l’implementazione della raccolta differenziata sul territorio regionale, il dipartimento – hanno riferito i dirigenti Gravino e Lambiase – ha sottoscritto un Accordo di Programma Quadro con il Conai (Consorzio nazionale imballaggi) nel 2011 e un altro, sempre nel 2011, tra il Ministero dell’Ambiente della tutela del territorio e del mare, la Regione Basilicata e il Conai. Le risorse finanziarie previste da quest’ultimo accordo sono ripartite nella misura di circa 6,8 Meuro in capo al Mattm, di 2 Meuro in capo alla Regione Basilicata a valere sui fondi Po Fesr 2007/20013. Oltre a ciò un finanziamento Mise per complessivi 8,5 Meuro su fondi Obiettivi di Servizio. Due gli ambiti prioritari di intervento individuati: l’area metropolitana delle due citta capoluogo di Potenza e Matera. L’implementazione di un sistema di raccolta differenziata spinta “porta a porta” consentirebbe, infatti, di intercettare una popolazione di circa 215mila abitanti corrispondente a oltre un terzo della popolazione lucana e di coprire geograficamente quasi tutto il territorio.
Nelle riflessioni dei consiglieri presenti è emersa la necessità di conoscere le criticità che non hanno permesso la completa attuazione del vigente Piano regionale di gestione dei rifiuti, al fine di non ripetere gli stessi errori nel futuro. Sono state sottolineate anche l’esigenza di ricorrere al commissariamento (mai attuato in questi anni) lì dove i Comuni risultano inadempienti e di incrementare le percentuali di raccolta differenziata per ridurre al minimo il ricorso all’inceneritore. E’ stato anche affrontato il tema dell’impiantistica privata e di come questa si inserisce nell’ambito della pianificazione regionale. La Commissione ha, quindi, deciso di richiedere all’Osservatorio regionale del ciclo dei rifiuti una mappa completa degli impianti privati autorizzati sul territorio regionale e di continuare ad approfondire la materia programmando l’audizione del Commissario dell’Aato (Autorità d’ambito territoriale ottimale per la gestione unitaria dei rifiuti).
Successivamente l’organismo consiliare ha licenziato a maggioranza (con il voto favorevole di Cifarelli –Pd, Pietrantuono –Psi, Romaniello –Gm e il voto contrario di Rosa –Lb-Fdi e Perrino –M5s) un disegno di legge della Giunta regionale riguardante l’approvazione del Rendiconto 2013 del Parco archeologico storico naturale delle Chiese rupestri del Materano.
Presenti ai lavori della Commissione, oltre al presidente Gianni Rosa (Lb-Fdi) i consiglieri Roberto Cifarelli e Mario Polese (Pd), Luigi Bradascio (Pp), Francesco Pietrantuono (Psi), Giovanni Perrino (M5s), Giannino Romaniello e Aurelio Pace (Gm), Francesco Mollica (Udc), Nicola Benedetto (Cd) e Michele Napoli (Pdl-Fi).
il bello addormentato nel bosco:Gravino.
Non è colpa sua se non gli dicono le cose. Firmasse la dgr e finalmente sarà la Procura di Potenza ad interessarsi della discarica di La Martella