Il Ponte Tibetano di Castelsaraceno è innanzitutto un esempio virtuoso di spesa delle risorse del P.O. Val d’Agri: è il commento dell’assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo, con deIega al Comitato di Coordinamento e Monitoraggio del P.O., che ripercorre il lavoro svolto dall’organismo tecnico-amministrativo che sovrintende il P.O. Val d’Agri e che ha impegnato 1,5 milioni di euro per la realizzazione dell’opera.
Gli interventi progettuali – sottolinea Cupparo – sono stati valutati dalla cabina di regia che ne ha verificato la compatibilità sulla base della scelta centrale di orientare il Progetto verso la strutturazione e la creazione di un sistema turistico-territoriale incentrato sulle peculiarità morfologiche, naturali ed ambientali. La scelta, coerente con le linee guida progettuali elaborate dall’APT, rafforza la visione di trasformare un “insieme di generico di risorse” in una destinazione di “prodotto turistico”. Per la strutturazione di un sistema integrato dell’offerta turistica del territorio, la strategia messa in campo dalla Regione è stata quella di concorrere alla realizzazione di microattrattori capaci di fungere da “polarità turistiche”. Il ponte tibetano è perciò – aggiunge Cupparo – corollario di un più ampio parco tematico, con attività, percorsi e attrezzature anche sportive a “forte esposizione aerea” con la finalità di promuovere le pratiche ludico-sportive e sensibilizzare alla visita ed alla conoscenza delle aree naturali del territorio. Tale iniziativa è finalizzata, altresì, ad accrescere le opportunità di sviluppo territoriale e a
potenziare l’attrattività del territorio a fini turistici. Per questa fase di ripresa del turismo dopo le difficoltà della pandemia – conclude l’assessore – offriamo alle nostre comunità una nuova opportunità per attrarre flussi turistici specie nelle aree più interne e svantaggiate.