Sulla vicenda che riguarda il progetto di allestimento di Cava del Sole per Matera 2019 riceviamo e pubblichiamo una nota inviata dall’ambientalista materano Pio Abiusi. Di seguito il testo integrale.
Abiusi: “Il Sole è tra le nubi”
Questa volta giriamo l’astro al femminile e diciamo che la Sole non riesce a stabilire i tempi forse perchè ci sono le nubi o forse perchè è male informata. Dopo una lunga cronistoria di accadimenti descritti tra le nubi dalla Rettrice scendiamo nei dettagli relativi alla mobilità o alla sicurezza. Per il primo aspetto, la mobilità, Verri sembra voler attrezzare un servizio di risciò e curare, così, i collegamenti con le aree di parcheggio; per il secondo, la sicurezza, qualcuno ha detto testualmente: “Qui sembra di stare in una trappola per topi. L’unica via di fuga confluisce direttamente sulla strada statale 7 Appia che proprio in quel luogo ha visto incidenti mortali in condizioni normali, strada che è parte integrante della bretella esterna alla città che porta a Taranto, Bari, alla Basentana, con traffico anche pesante che non ha altre strade alternative”, saggia riflessione. Veniamo, invece, alle scadenze e diciamo che la fase progettuale esecutiva sembra essere ancora lontana. La Sole ha dichiarato che il percorso dei competenti enti impegnati in conferenza dei servizi per verificare la fattibilità del progetto deve concludersi necessariamente entro il 15 dicembre, non ha specificato l’anno, se intende il 2017 è da ritenere che il capitolo sia già chiuso. L’ultima conferenza dei servizi declassata da decisoria in istruttoria – c’è una bella differenza- ha concordato di aderire alle osservazioni formulate da Arpab e cioè, in sintesi e testualmente: “Pertanto constatata l’incertezza esistente circa la geometria dell’area ospitante gli inerti e/o altro materiale ivi confinato, l’ufficio scrivente – Arpab ndr – ritiene indispensabile in via prioritaria effettuare indagini indirette di tipo geofisico, atte a delineare l’assetto geometrico tridimensionale del riempimento. In seguito alla acquisizione dei dati geofisici si potranno meglio orientare ed ubicare, numero e profondità dei sondaggi geognostici da realizzare”.Q uanto detto è molto chiaro ed è descrittivo solo della prima fase, quella conoscitiva. A sto punto il Sole della rettrice di Unibas sembra possa tramontare, i tempi non ci sono.
Pio Abiusi
Caro Pabusi ma di cosa parla???? Perché quando si tenevano concerti non si era in una trappola per topi ????? Chi ha autorizzato quegli eventi ?? Come ci arrivavano le persone ?? In risciò ?? O l’augurio che lei fa è che gli incidenti si verificheranno tutti nel 2019?? D’altronde lei è sempre un tirapiedi e un bastian contrario ….che cosa ci guadagna ?? Un sindaco che lei ha votato e che sta distriggendo la nostra città ?? Le assunzioni al COmune di Matera fatta attrcaesso le liste di altri enti non la interessano ?? Beh lei sarà pensionato credo ma io sono senza lavoro e ho tanta rabbia !! Non si vergogna a parlar sempre male di tutto ?? CI DICA LA SUA soluzione UNA VOLta TANto INVece DI distruggere SEMPRE TUTTO !
Pio Abiusi e l’Associazione Ambiente e legalità sono una grande risorsa per la nostra comunità, lo stesso e si spende molto su tutti i temi più caldi. Ne caso specifico, per chi ignora, ha argomentato il tutto sempre su sassilive allegando anche preziosa documentazione fotografica storica (https://www.sassilive.it/cronaca/istituzioni-cronaca/progetto-per-allestimento-cava-del-sole-a-matera-abiusi-ambiente-e-legalita-avanza-dubbi-sulla-tempistica/). Anche per Rigopiano c’erano tutte le autorizzazioni….. Senza ombra di dubbio la Cava del Sole ha serissimi problemi per la salute umana e di sicurezza sui quali è necessario lavorare (o desistere). Non è il nome (Cava del Sole) che può rendere idoneo codesto posto, qui non si tratta di un bene intangibile ma di un luogo che ospiterà un migliaio di persone e più, se consideriamo gli artisti, gli organizzatori, le forze dell’ordine. Tutti in una trappola sopra rifiuti non ben determinati.
Ci sono aspetti di semplice comprensione che non vogliamo vedere. Aquarium ha un piano di lottizzazione che ha subito una trasformazione stravolgente rispetto al progetto iniziale, ha moltissime abitazioni, pochi accessi e strade tutte a senso unico chiuse non raggiungibili da ambulanza o mezzi di soccorso. L’area a monte in via Caduti di Nassiriya è tutta edificata in quella che sembra una nicchia di frana con la corona ben visibile, Quadrifoglio ha 500 appartamenti con tre accessi su strada, uno percorribile solo da mezzi bassi e stretti, una viabilità interna strettissima. Sono pronte e attrezzate per semplici eventi estremi come una bomba d’acqua? Io ritengo di no. Anche qui ci sono le autorizzazioni, quindi? Vuole dire che si è operato bene?