Si è concluso con successo e partecipazione il progetto “Paesaggi dell’acqua, piccoli esploratori a caccia di balene” promosso dalla sezione materana della Lega Navale Italiana all’interno del progetto EPOS: “E…state nei parchi e nelle aree protette della Basilicata 2021” del POC Basilicata. Scopo dell’iniziativa è stato promuovere la realizzazione di progetti di informazione, comunicazione, di animazione territoriale e di proposte educative all’interno dei parchi e delle aree protette della Regione Basilicata.
“Paesaggi dell’acqua, piccoli esploratori alla ricerca di balene” ideato e realizzato dal CEAS della lega Navale Italiana, sezione Matera Castellaneta, con il supporto della Proloco di Miglionico e in collaborazione con i Ceas del WWF di Matera e quello della Società Nazionale di Salvamento, si inserisce all’interno di un progetto di più ampio, denominato MaterAcqua, che la Lega Navale Italiana sezione Matera Castellaneta, sta realizzando a Matera.
L’idea portante del progetto è quella di porre il tema della acqua all’attenzione del dibattito culturale cittadino, con l’obiettivo di aumentare la conoscenza della “materia” acqua, non solo in quanto risorsa idrica ma anche come strumento di narrazione e comprensione delle dinamiche sociali, storiche e paesaggistiche, oltre che sviluppare maggiore consapevolezza nella popolazione, in particolare nelle nuove generazioni, sulle tematiche della sostenibilità ambientale e della salvaguardia degli ambienti naturali, quali bacini idrografici, i fiumi e il mare.
Il Progetto ha inteso far conoscere ai più giovani la Riserva regionale dell’oasi di San Giuliano promuovendo iniziative tese alla corretta fruizione e alla tutela dell’area protetta attraverso la collaborazione tra i comuni interessati dall’invaso, in particolare quello di Miglionico, le pro-loco attive sul territorio e le associazioni ambientaliste locali.
Le tre giornate sono state dedicate all’approfondimento delle tematiche legate al patrimonio naturalistico dell’area, alla diffusione delle buone pratiche per la frequentazione delle aree protette e alla conoscenza del territorio attraverso strumenti interdisciplinari quali la biologia, la geologia, la paleontologia e l’archeologia. Quasi 100 bambini hanno fatto un’esperienza all’aria aperta; durante i laboratori hanno imparato ad orientarsi sul territorio con una mappa e attraverso un gioco di orientamento, individuare due punti prestabiliti. Nel primo, con dei binocoli, hanno potuto osservare gli uccelli presenti nel lago; nel secondo, posto nei pressi del luogo del vero ritrovamento del fossile di balena rinvenuta nelle argille dell’invaso, hanno effettuato un piccolo scavo paleontologico dimostrativo.
La terza giornata è stata invece caratterizzata da un laboratorio narrante incentrato sulla Cupa- cupa, uno strumento tradizionale materano che ha bisogno dell’acqua per essere suonato. I ragazzi hanno avuto modo di scoprire attraverso un racconto teatrale, quali erano le occasioni in cui questo strumento veniva suonato e il repertorio a lui dedicato. L’esperienza si è conclusa con l’auto costruzione di una piccola cupa-cupa che i ragazzi hanno potuto portarsi a casa. Durante la serata è stata presentata in anteprima ai soci dell’associazione la mostra di prossima realizzazione dal titolo “Matera tra terra e acqua, le origini di un territorio – cronologie di un paesaggio” che presto verrà esposta in maniera permanente nella sede.