“L’estate del 2017 sarà ricordata tra le peggiori degli ultimi decenni sul fronte degli incendi boschivi. In Basilicata sono stati tanti e devastanti: nei primi sette mesi del 2017 l’incremento numerico è stato del 400% rispetto allo stesso periodo del 2016, e quasi nessuna area del territorio regionale è stata risparmiata dalle fiamme. Con una valutazione ex post risulta necessario capire quali siano le inadeguatezze attuali del sistema di prevenzione, previsione e lotta attiva agli incendi”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (DI) partecipando assieme ai consiglieri comunali Domenica Cresci, Nicola Schettini, Francesco Osnato e Mariano Labanca, ad una iniziativa a Lauria dal titolo “ Proposte concrete per Lauria”. “La riforma Madia ha comportato il passaggio delle competenze dal Corpo Forestale ai Vigili del Fuoco che, malgrado lo sforzo straordinario che hanno profuso, hanno dovuto fare i conti con una dotazione di organico, di mezzi ed attrezzature certamente non adeguato alla vastità e gravità del fenomeno. Sono mancati mezzi aerei, in numero sufficiente per spegnere con tempestività gli incendi . La gestione faticosa dei roghi della scorsa estate a Maratea e a Lauria sono solo la conferma di una organizzazione carente ed inadeguata. La Regione Basilicata – ha continuato Latronico – non è esente da responsabilità essendo competente della redazione del programma di azione e di intervento, della convenzione con il Corpo dei Vigili del Fuoco oltre che del coinvolgimento della componente del volontariato. Prevenzione, attraverso una programmazione degli interventi di manutenzione del patrimonio forestale regionale , attenzione all’assetto dei terreni, anche con il coinvolgimento delle associazioni degli imprenditori agricoli; un coinvolgimento delle associazioni ambientaliste e di protezione civile ,non solo nella fase di contrasto degli incendi, ma nel monitoraggio e cura del territorio, sono i capisaldi di una strategia tutta da costruire in Basilicata per risparmiare la regione dalle devastazioni che gli incendi hanno provocato in questi anni. Anche il sistema di sorveglianza andrebbe ripristinato nei periodi estivi; in questo senso l’impiego dei satelliti non risulta adeguato e capillare come la presenza delle guardie forestali nelle aree più vulnerabili che consentono un’allerta tempestiva delle squadre antincendio. Il tema della difesa del suolo è stato l’altro argomento affrontato rappresentando esso stesso una questione sociale che interessa l’intero territorio regionale, a partire da Lauria , in cui ci sono interventi di riduzione del rischio che bisognerebbe progettare e realizzare. La difesa del suolo, spesso collegata con l’abbandono dei terreni , per effetto dello spopolamento, ed il recupero dei centri storici, con la messa in sicurezza delle abitazioni, sono l’altro pilastro di una politica attiva di cui avrebbe bisogno la regione. Un grande piano di tutela del territorio ed una programma di recupero delle abitazioni abbandonate nei centri storici e nelle aree rurali della regione, sarebbe un programma di sviluppo di grande spessore. Le politiche di contrasto dell’uso scriteriato del suolo e l’orientamento a promuovere politiche di recupero e di valorizzazione del patrimonio abitativo esistente, dovrebbero trovare priorità nelle programmazione nazionale e regionale. Nei prossimi giorni valuterò – ha concluso il deputato lucano- presso il Ministero dell’Ambiente lo stato di attuazione dei programmi della Basilicata che pure aveva segnalato 457 proposte di interventi per un miliardo di euro per la rimozione del rischio idrogeologico, a partire dal territorio del comune di Lauria”.