Maratea rientrerà sicuramente nei tour del prossimo anno, ma anche la Costa ionica ha riscosso successo tra gli operatori del Tour Operator viennese GO-ON che ha visitato la Basilicata nei giorni scorsi, in occasione di un Educational Tour promosso dall’APT Basilicata nell’ambito delle azioni di marketing internazionale.
Il gruppo austriaco organizza viaggi individuali per top travellers e gourmet, per questo Anneliese Nunu, coordinatrice GO-ON e responsabile delle relazioni esterne e settore turistico, ha manifestato particolare interesse verso i prodotti tipici e le cooking class organizzate nelle strutture che hanno ospitato il tour.
Un itinerario intenso quello costruito dall’APT per GO-ON, che ha consentito agli operatori di visitare luoghi strategici del territorio lucano: da Potenza a Maratea, passando per il Pollino – a Rotonda – proseguendo fino a Senise, con tappe a Policoro, Pisticci, Bernalda e Matera.
Compagni di viaggio di Anneliese sono stati Alexandru Ulici, pittore e scultore, amante della cultura e della musica italiana, consulente di GO-ON per l’organizzazione di viaggi culturali sul territorio della Basilicata, e David Bergl, gastronomo e guida turistica, attualmente a capo di una società di Tour Operator a Vienna.
“Ero già stata in questa regione per vacanza e tornarci per lavoro è stato emozionante, perché abbiamo visto la Basilicata vera, è quella che vogliamo proporre ai nostri clienti”. Target di livello medio alto, i gruppi che si affidano al T.O. austriaco vanno alla ricerca di percorsi enogastronomici e benessere, ma anche di attività outdoor, in particolare equiturismo, nautica e motoraduno. “La mia presenza in Basilicata – ha detto Alexandru Unici – ha lo scopo di analizzare le opportunità di organizzare tour legati alla cultura lucana con itinerari che illustrino la storia, l’arte e le meraviglie del territorio”. David Bergl, invece, ha avuto il compito “di ricercare accuratamente le strutture alberghiere nelle varie zone visitate per verificare la capacità di fornire servizi alla clientela a livello internazionale, al fine di organizzare cultural tour enogastronomici con gruppi di clienti scelti”.
Pur stilando un bilancio positivo di questa tappa lucana, “non posso negare di aver visitato strutture che non sono conformi ai nostri criteri di scelta – ha sottolineato Anneliese – e tra i limiti che possono condizionare le nostre preferenze c’è la mancanza di conoscenza delle lingue straniere, in particolare dell’inglese. Spero – ha concluso – che questo mio appunto possa essere interpretato come un suggerimento per rendere ancor più interessante la bella Basilicata agli occhi del turista ‘straniero’”.