Raccolta differenziata, docente irsinese Rosaria Scaraia: “La bellezza salverà il mondo? Secchi della raccolta brutti brutti…”. Di seguito la nota integrale.
Di solito è il poeta (o il filosofo) ad indicare la via della bellezza, il bello è verità.
È certezza il Covid non ci ha migliorato è facile dire ripopolare i Borghi e il mio è davvero bellissimo se non cambia il modo di pensare e esercitare il potere.Ci sono uomini e donne incapaci di guardare oltre il proprio ombelico e per curare le ferite della vita “salgono “ in politica: “adesso vengo io e vedrete che le cose andranno tutte a posto; con me inizia una nuova era…” ci sentiamo dire in forme più o meno esplicite da tanti aspiranti amministratori. È questo il problema. Occorre rovesciare la piramide e partire dal basso , costruire il potere di tutti. Si tratta di un potere che va inteso non come potenza ,ma come possibilità, capacità , da liberare in tutti. La vera sfida è erodere il potere dal basso ,che è deludente anche quando è elettivo. Occorre, ricordare che i difetti della democrazia sono, di solito, gli stessi della natura umana, ma questa è in buona parte correggibile, perché è libertà e cultura. Tra non molto , anzi, siamo in campagna elettorale pronti al voto di Settembre e tornando al mio piccolo Borgo, Irsina, fu Montepeloso fervono i preparativi, suppongo, qualcuno tirerà fuori l’obbrobrio secchi della spazzatura? Chi non ha mai percorso le strade e le viuzze del mio centro storico e degli orti, delle vigne, della campagna circostante, non ha conosciuto la bellezza, credetemi. Quando, leggo e ascolto, archistar e paesologi, dare la ricetta per il benessere ripopolando i Borghi vedo futuro. Un Borgo ha l’ obbligo di preservare e custodire la bellezza. Siamo un paese virtuoso anche per la raccolta differenziata, certo si può aspirare a fare meglio, ma aver recapitato nelle nostre case orribili e ingombranti secchi con microchip della nuova azienda appaltatrice del servizio area metropolitana di Matera sub ambito 1 come fossimo all’anno zero è uno sfregio. Secchi bruttissimi impilati sui balconi e terrazzino per chi ha il privilegio di spazi e sgabuzzini, immaginiamo anche un solo residente ,e ci sono, con case piccolissime e talvolta con una sola finestra magari abitata da anziani signori che non hanno la salute necessaria a sollevare quei secchi? Economia domestica permettendo bisogna farsi aiutare. Qualcuno di questi orribili secchi sono fuori dai condomini, ingombranti e brutti. Ci sono tavoli dove siedono i rappresentati eletti nelle istituzioni che hanno onore e onore delle decisioni e capisco che non sia cosa facile. Ma mi chiedo se i Sindaci, pongano il tema della funzionalità di secchi tanto brutti, la microchip non è il problema. Per lavare quei secchi dobbiamo andare all’ autolavaggio? Al tavolo delle decisioni è mancata la bellezza, in tema di rifiuti ,necessaria. A questo punto, se le peculiarità e le necessità delle singole realtà dell’ area sono state omologate perché non liberare risorse e economia di relazione e Sindaco di ambito?
In fondo , tanti piccoli Comuni, hanno una popolazione che tutta insieme è pari a una città.
Il mio Borgo che fa la raccolta differenziata da anni, merita secchi diversi.
Una nuova opportunità di benessere, ripopolare i Borghi perché vivano genuinamente e ben serviti. Ci sono luoghi ben governati dove le risorse non sprecate permettono agli abitanti servizi a costo zero. Servizi, comunità, benessere e futuro.
E quel servizio raccolta differenziata, migliorabile. Secchi bruttissimi e poco funzionali, cominciamo da qui.