Gli attivisti del Meetup Amici di Beppe Grillo-Matera5Stelle.it hanno presentato in mattinata presso Terrazza dell’Annunziata una nuova iniziativa che punta alla raccolta di firme per la petizione popolare finalizzata a vietare l’accostamento del logo/marchio di “Matera2019” a quello delle società petrolifere e delle società che inceneriscono rifiuti e di rifiutatare sponsorizzazioni da parte di compagnie petrolifere come Eni e Total e società che si occupano di termovalorizzare i rifiuti come Italcementi.
Al tavolo per illustrare la proposta Angela Calia, Francesco Filippetti e Mimmo Genchi. Curioso e provocatorio l’allestimento del banchetto con la presenza dei loghi aziendali di Total, Eni e Italcementi personalizzati con il logo di Matera 2019 e la presenza di due bandierine “taroccate” del PD, dove la sigla non sta per Partito Democratico bensì per Petrolio Dovunque.
In buona sostanza, gli attiviti di Beppe Grillo intendono invare una petizione al Consigio regionale della Basilicata, al Consiglio comunale di Matera, al sindaco Adduce e alla Giunta comunale in cui si chiede che relativamente alle azioni inserite nel dossier Matera 2019, attraverso apposita deliberazione si aprevista una modifica dello Statuto-Atto Costitutivo della Fondazione Matera-Basilicata 2019 e del Comitato Matera 2019 unitamente ai rispettivi regolamenti per le sponsorizzazioni e l’utilizzo del marchio “Matera 2019” o “Matera-Basilicata 2019” vieti tassativamente alla Fondazione al Comitato la sollecitazione e la raccolta di finanziamenti e sponsorizzazioni provenienti da persone, soggetti privati, ditte o società che svolgono le attività di prospezione e/o ricerca e coltivazione ovvero estrazione e distribuzione di idrocarburi, incenerimento o termovalorizzazione dei rifiuti, inclusi i casi nei quali gli impianti di incenerimento siano collocati all’interno di cementifici. Le richieste deliberazioni dovranno specificare il conseguente divieto di associare, sotto qualsiasi forma o modalità, il marchio-logo “Matera 2019” o “Matera-Basilicata” con i loghi o i marchi delle innanzi specificate persone, soggetti, ditte o società”.
I banchetti per la raccolta firme saranno presenti a partire da domenica 23 novembre, giornata in cui partirà anche la sottoscrizione per la proposta di legge presentata dal Movimento 5 Stelle per chiedere l’uscita dell’Italia dall’Euro.
“Il titolo di capitale europea della cultura conquistato da Matera il 17 ottobre scorso – hanno precisato gli attivisti materani del Movimento 5 Stelle è incompatibile con la filiera petrolifera e le norme contenute nel cosiddetto Decreto Sblocca Italia. Gli ultimi episodi registrati in Basilicata, la presenza di acque radioattive per un valore di nove volte superiore alla norma e gli incidenti sugli oleodotti, confermano che la filiera del petrolio crea qualche problema se la Basilicata vuole vivere di turismo e agricoltura. Nei giorni scorsi il Movimento 5 Stelle aveva presentato anche una mozione al Consiglio comunale di Matera in cui chiedeva di esprimersi sui contenuti dello Sblocca Italia che riguardano proprio le scelte del Governo nazionale relative alle politiche energetiche ed in particolare alle estrazioni petrolifere ma il governo-Adduce ha ignorato la nostra richiesta. Policoro e Bernalda invece si sono ribellate alle scelte del Governo Renzi.
Quindi con la nostra iniziativa vogliamo mettere alla prova ancora una volta l’Amministrazione Comunale di Matera, che ha seccamente smentito le voci secondo cui cui la vittoria di Matera 2019 sarebbe legata alla scelta dei nostri politici di “piegarsi” agli investimenti delle compagnie petrolifere che riguardano la Basilicata. Se non è così il Comune di Matera non avrà problemi a sostenere la nostra proposta per modificare lo Statuto della Fondazione, se invece l’Amministrazione Comune respingerà questa richiesta vuol dire che i sospetti non solo del tutto infondati e probabilmente l’intreccio tra compagnie petrolifere e Matera 2019 è ben consolidato”.
Come risponderà il Comune di Matera a questa provocazione del Movimento 5 Stelle di Matera? L’ipotesi più accreditata è che potrebbe affidarsi alla massima latina “pecunia non olet”. Staremo a vedere.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’iniziativa promossa dagli attivisti materani del Meetup di Beppe Grillo (foto www.SassiLive.it)