Secondo i dati dell’ultimo Rapporto Annuale del Centro di Coordinamento RAEE, la Regione registra una contrazione nei volumi complessivi di quasi il 5% rispetto al 2020, a influire il venire meno di oltre il 50% delle sorgenti luminose e dei grandi bianchi (-32,3%).La raccolta pro capite di 8,46 kg/ab scende al secondo posto tra quelle del Sud Italia, mentre il valore della provincia di Potenza supera per la prima volta sia la media dell’area di appartenenza sia quella nazionale
Milano, 22 marzo 2021 –La Basilicata nel 2021 ha raccolto 4.683 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Lo evidenzia la 14a edizione del Rapporto Annuale del Centro di Coordinamento RAEE, l’istituzione che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione per la gestione dei rifiuti tecnologici in Italia.
Rispetto al 2020 il risultato risulta non solo in calo del 4,9%, ma addirittura diametralmente agli antipodi rispetto alla crescita a doppio digit registrata un anno prima. Nel ranking nazionale, la Basilicata si posiziona in 18esima posizione per volumi raccolti.
Guardando ai risultati dei singoli raggruppamenti, si evidenziano importanti differenze: cresce la raccolta di freddo e clima (R1)che grazie a un incremento del 15,1% raggiunge le 1.251 tonnellate; ancora meglio fanno i TV e apparecchi con schermi (R3)che registrano un +18,6% per un totale di 1.514 tonnellate, tuttavia l’andamento è inferiore a quello registrato dal raggruppamento a livello nazionale (+22,2%).
Si riducono invece di oltre la metà (-51,2%) i volumi di raccolta delle sorgenti luminose (R5)che scendono a 25 tonnellate. In forte contrazione anche i grandi bianchi (R2)che con il -32,3% si attestano a 1.245 tonnellate. Più contenuto infine il calo dei piccoli elet-trodomestici ed elettronica di consumo (R4)che segnano il -3,9% per un totale di 648 tonnellate.
In seguito a questa contrazione, la raccolta pro capite scende a 8,46 kg per abitante (-1%), ciò nonostante rimane tra i migliori risultati registrati trale regioni del Sud Italia oltre che ben al di sopra sia della media dell’area di riferimento (5,14 kg/ab) sia di quella nazionale (6,46 kg/ab).
Raccolta per province
Nel corso del 2021 le due province di Matera e di Potenza registrano andamenti agli antipodi per raccolta e andamento: quella di Matera segna una frenata del 31,3%, (pari a 879 tonnellate in meno) per un totale di 1.929 tonnellate. La performance negativa si lega in-nanzitutto al calo di R2 (-76,2%) per un totale di sole 316 tonnellate, e di R5 (-35,9%) la cui raccolta si riduce a 13 tonnellate. In calo del ‘solo’ 12,2% R4 per complessive 345 tonnellate.
Cresce invece del 30,1% la raccolta nella provincia potentina per un totale di 2.754 tonnellate. A trainare l’ottimo trend è R2 che con il +81,3% – il terzo miglior incremento a livel-lo nazionale – porta la raccolta a 929 tonnellate, seguito da R1 (+18,2% per un totale di 762 tonnellate) e da R3 (+15,3% per complessive 748 tonnellate). Più contenuto (+7,6%) l’incremento di R4 che si attesta a 303 tonnellate, mentre segna uno stop importante (-61,7%) la raccolta di R5 che cala drasticamente a 11 tonnellate.
Composizione della raccolta per raggruppamenti per provincia (%)
La raccolta pro capite della provincia di Matera scende a 9,9 kg/ab, in calo del 29,5% ri-spetto al dato 2020, nonostante ciò rimane tra le province con il più alto dato di raccolta procapite e quella con il valore più elevato tra le province del Sud Italia con popolazione compresa tra i 100 e i 200mila abitanti.
Con un incremento del 36,5% – il più alto tra le città del Sud con una popolazione compre-sa tra i 300 e il 400mila abitanti – la raccolta pro capite della provincia di Potenza raggiunge i 7,68 kg/ab, ben al di sopra della media nazionale e di quella dell’area di appartenenza.
Raccolta pro capite per provincia (kg/ab)
“La Basilicata presenta dati positivi, ma con qualche chiaroscuro” commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE.“Se i tassi di raccolta procapite superano abbondantemente il risultato dell’Italia alcune lacune sulla raccolta di sorgenti luminose e di piccole apparecchiature lasciano supporre che si possa fare meglio e proseguire a intercettare e correttamente gestire i RAEE che si generano sul territorio regionale. A ciò si aggiunge che le forti oscillazioni che si hanno nelle province sono de-terminate da risultati di pochi luoghi di raccolta capaci di influenzare sensibilmente la rac-colta complessiva”.
Piattaforma raeeitalia.it
Chi fosse interessato ad approfondire ulteriormente questi dati, può avvalersi di raeeitalia.it, il sito che raccoglie i dati sui RAEE gestiti in Italia, dal 2019 ad oggi, messo a dispo-sizione dal Centro di Coordinamento RAEE. La sezione “Raccolta triennio 2019-2021” fotografa il sistema RAEE anno per anno, offrendo, nelle pagine interne, diversi dettagli e livelli di approfondimento, dal dato nazionale fino a quelli dei singoli Comuni.
Per monitorare l’andamento dell’anno in corso è stata creata una sezione dedicata con dati aggiornati mese per mese. Tutti i dati sono disponibili per il download.
Centro di Coordinamento RAEE
Il Centro di Coordinamento RAEE è un consorzio di natura privata, gestito e governato dai Sistemi Collettivi sotto la supervisione del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero dello Sviluppo Economico. È costituito dai Sistemi Collettivi dei produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE), in adempimento all’obbligo previsto dal Decreto Legislativo n. 49 del 14 marzo 2014.
Il compito primario del Centro di Coordinamento RAEE è garantire su tutto il territorio nazionale una corretta gestione dei RAEE originati dalla raccolta differenziata, assicurando che tutti i Sistemi Collettivi lavorino con modalità ed in condizioni operative omogenee; il Centro di Coordinamento RAEE stabilisce, inoltre, come devono essere assegnati i Centri di Raccolta RAEE ai diversi Sistemi Collettivi.