Manuela Taratufolo, segretario generale Cgil e Vito Maragno, segretario generale Fp Cgil Matera riportano alla ribalta in una nota il tema della raccolta dei rifiuti nella città di Matera e chiedono un confronto urgente con l’azienda che gestisce il servizio e l’Amministrazione comunale per risolvere una serie di questioni già sollevate nella scorsa estate e puntualmente disattese.
A ridosso dell’estate, ritorna alla ribalta, il tema dei rifiuti.
Un tema delicato che però risulta di vitale importanza per la comunità e per una città che intende fare del turismo una delle sue vocazioni principali. Un tema che non va assolutamente sottovalutato.
Anche perché il rischio reale è quello di innescare una sorta di meccanismo “a scarica barile” per cui una volta è colpa del Sindaco o dell’Assessore di turno, la volta successiva dell’azienda, quella ancora dopo dei lavoratori e così via in un crescendo in cui non si riescono a definire le reali responsabilità, e a chi fanno capo, ma soprattutto non si individuano quelle soluzioni necessarie acchè il “problema rifiuti” si superi diventando una realtà gestita bene.
Ci permettiamo ancora una volta di intervenire, in chiave propositiva, ad un anno esatto da quando fornimmo delle semplici indicazioni all’Amministrazione Comunale che, se fossero state accolte, avrebbero contribuito ad attutire, se non ad eliminare del tutto, alcune delle deficienze in questi giorni denunciate dai cittadini sulla stampa locale.
Tali indicazioni, totalmente ignorate, le riteniamo, invece, tuttora valide e le riconfermiamo proprio perché intendiamo farle valere:
• Attivazione di un serio programma di informazione della collettività, finalizzato alla corretta procedura della raccolta differenziata per aumentare la qualità, oltre che la quantità, delle materie riciclabili;
• determinare un sistema che necessariamente preveda incentivi e premialità per i cittadini e i condomini;
• Coinvolgimento di tutti gli attori presenti sul territorio, ad iniziare dalle associazioni dei commercianti e degli artigiani, in modo da disciplinare il conferimento dei rifiuti da parte di costoro (ci riferiamo soprattutto agli imballaggi della distribuzione e del commercio);
• individuazione delle fasce orarie per il conferimento dei rifiuti e di un contestuale sistema sanzionatorio e di controllo per chi non osserva le suddette fasce orarie;
• potenziamento della raccolta differenziata «porta a porta» per la separazione dell’umido dall’indifferenziato e dai materiali riciclabili quali vetro, plastica, alluminio, cartone, carta, etc.;
• coinvolgimento diretto dei cittadini accogliendo suggerimenti che da essi possono derivare all’Amministrazione in tema di raccolta differenziata.
• attivare una attenta e costante vigilanza sull’organizzazione del lavoro che si dà l’azienda a cui la gestione del servizio di igiene ambientale è affidato.
La fase sperimentale è ormai abbondantemente superata.
Siamo giunti ad oltre la metà degli anni della durata dell’affidamento del servizio; ci sono aspetti irrinunciabili che devono essere alla base di questo e del prossimo appalto:
1. l’essenzialità del servizio pubblico della gestione dei rifiuti;
2. il rispetto del CCNL e della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori;
3. la costituzione di un osservatorio di controllo e vigilanza sui servizi esternalizzati dato che alla base di una qualsiasi esternalizzazione c’ è il fine di efficientare il servizio e di ottimizzare al meglio le risorse pubbliche; obiettivo che in tale servizio, ma anche in tanti altri, non è stato raggiunto;
Alla luce di quanto detto, le scriventi ritengono a questo punto necessario, e non più rinviabile, il confronto da tempo richiesto. Riteniamo che il coinvolgimento di tutte le parti interessate nonché il richiamo alla responsabilità di ciascuna delle parti determinerà il miglioramento della qualità del servizio che la comunità richiede.
Manuela Taratufolo, segretario generale Cgil
Vito Maragno, segretario generale Fp Cgil Matera
Strana tempistica quella della CGIL coincidente con il rimpasto e con il cambio deleghe, vedremo se sarà solo coincidenza o se il sindacato rosso vuole fare altro.