Nessun problema per la salute umana: questo il responso dell’Arpab sulle analisi dei reflui petroliferi smaltiti in Tecnoparco che avevano riscontrato la presenza di basse dosi di radioattività. La Regione Basilicata ha voluto comunque venire incontro alle esigenze di maggiore informazione e tenere, questa mattina, un incontro nella sede della Presidenza della Giunta regionale. Presenti il presidente Marcello Pittella e l’assessore all’Ambiente Aldo Berlinguer; il direttore generale del dipartimento Ambiente Carmen Santoro e altri dirigenti; il sindaco di Pisticci Vito Di Trani con l’assessore Pasquale Grieco; il vicesindaco di Ferrandina Pietro Mazziotta; l’Arpab con il direttore Aldo Schiassi e diversi tecnici; dirigenti e tecnici di Eni e di Tecnoparco.
Il perno della discussione è stato dunque il report dell’Arpab commissionato da Comune e Regione. Arpab rassicura su alcuni punti: la radioattività è bassa, la comparazione con l’acqua potabile scientificamente non indicativa e il trattamento scongiura qualsiasi contaminazione della catena alimentare. Da escludere che ci possano essere quindi effetti sulla salute della popolazione e dell’ambiente.
Altrettanto rassicuranti le affermazioni degli altri enti secondo i quali i rifiuti smaltiti rientrano fra quelli previsti nell’Aia, ossia l’Autorizzazione integrata ambientale.
Il sindaco Di Trani, attento alla salute della comunità locale e all’ambiente, ha espresso nel corso della riunione la richiesta che, qualora emergano elementi di preoccupazione, sarebbe necessario procedere subito alla sospensione delle lavorazioni di questi reflui, effettuando al contempo approfondite e dettagliate analisi delle matrici ambientali.
Il presidente Pittella ha evidenziato che qualunque diverso provvedimento, alla luce delle conclusioni cui è giunta l’Arpab, non si giustificherebbe.
Dopo un dibattito nel quale i convenuti hanno illustrato le proprie posizioni, si è accolta la proposta dell’assessore Berlinguer di rivedersi fra una settimana, ossia martedì 25 novembre, per ragionare con il conforto dei pareri autorevoli di Iss, Ispra ed Enea, anch’essi interessati dalla Regione sull’argomento.
“A quel punto – hanno detto Pittella e Berlinguer – potremo decidere con piena cognizione di causa, avendo come priorità assoluta la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente lucano”.