Il Movimento 5 Stelle di Montalbano ha ritirato durante l’ultimo Consiglio comunale una mozione che avrebbe obbligato l’amministrazione comunale ad aprire uno “sportello” in Comune per il rimborso della depurazione impropriamente pagata dalle famiglie di Montesano e, parzialmente, di Borgo Nuovo. Due quartieri popolosi del comune jonico che da 28 anni non hanno la fogna. Ma hanno comunque versato i tributi per la depurazione all’acquedotto lucano. La cifra da recuperare si aggirerebbe intorno alle 200 mila euro, per cui uno sportello municipale avrebbe avuto sicuramente il ruolo di cercare di capire la dimensione del problema e di avviare una documentata azione politica verso la Regione e l’Acquedotto. Aprire uno sportello significa molto semplicemente, dare disposizioni a un dipendente, per alcune ore settimanali, per raccogliere le domande dei cittadini.
L’acquedotto lucano, che è gestito con nomine politiche, che ha un indebitamento di 170 milioni di euro, come spesso sono soliti agire con prepotenza gli enti pubblici italiani, anziché restituire i soldi in automatico a tutti gli aventi diritto (sanno bene da chi si sono fatti pagare un servizio non reso), ha preteso di farlo solo a chi abbia fatto domanda di rimborso, ponendo anche un assurdo limite temporale di scadenza delle domande. Scaduto il quale, o ne sei venuto a conoscenza o non ne sei venuto a conoscenza, l’Acquedotto lucano ha arbitrariamente praticato il «chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato».
In Consiglio comunale, il presidente Franco Gioia ha chiesto al nostro consigliere Enzo Rago di avere in sostanza un ruolo istituzionale e di ritirare la nostra mozione, perché sarebbe «stata d’impaccio alla costituzione di un tavolo tecnico di trattativa tra Comune, Regione e Acquedotto lucano».
Per il M5S è una balla colossale (una mozione che chiede l’apertura di uno sportello non inficia un eventuale tavolo di trattativa – in Consiglio comunale alcuni esponenti della Giunta hanno comportamenti poco istituzionali verso l’opposizione), ma bene ha fatto il nostro consigliere a ritirare la nostra mozione, perché ha dimostrato molto senso istituzionale, rilanciando in tal modo la palla all’amministrazione e al primo cittadino, Piero Marrese (Pd), il quale, spesso, anche se a chiacchiere, ci chiede di essere collaborativi e istituzionali.
Ora dimostrino quanto valgono e se sono capaci di far diventare la “Questione fogna di Montesano e Borgo Nuovo”, un caso politico regionale, forzando la mano al governatore Marcello Pittella (Pd) per fare recuperare non solo soldi ai cittadini, ma anche un diritto.