L’acqua fonte vitale, un bene comune che appartiene a tutti.
A tutti deve essere consentito l’uso. A nessuno deve essere concesso di sprecarla, inquinarla o privatizzarla. Per questo il 12 e 13 giugno bisogna andare a votare due volti SI il referendum. L’acqua è fonte di speculazione, la storia dei 21 miliardi di vecchie lire sprecati dal Comune di Matera per il disinquinamento del torrente Gravina e Iesce ne è la dimostrazione. Per quanti hanno la memoria corta, riportiamo in sintesi un documento di Legambiente del 1994 nel quale si ribadiva l’inadeguatezza degli interventi previsti dal progetto di disinquinamento della Gravina. L’impresa e i loro progettisti sostenevano che per “conseguire la tutela igienico sanitaria, ristabilire gli equilibri ecologici” del vecchio torrente Gravina, “fortemente offeso da imprudenti interventi antropici”, “onde consentire la vita acquatica dei ciprinidi”, era necessario realizzare le opere da loro proposte nel I° e II° Lotto di intervento. La storia è andata diversamente, il Comune ha speso i 21 miliardi di vecchie lire e lo stato di salute del torrente, patrimonio UNESCO, non sembra essere cambiato. Anche la povera “podolica” non sembra avere altra alternativa.
In teoria questo territorio dovrebbe essere sorvegliato e tutelato da : Ministero dei beni culturali, Ministero dell´ambiente, comune di Matera, Montescaglioso e Altamura, Regione Basilicata e Puglia, provincia di Matera e Bari, Guardia Forestale, Carabinieri, Finanza, Ente Parco, Autorità di Bacino …
Tanti, tantissimi soggetti pubblici… forse troppi. Il nostro è un paese senza memoria, dove una parte della classe dirigente politica e imprenditoriale si comporta in modo amorale. Chi ha guadagnato e chi ci ha rimesso sulla vicenda del disinquinamento della Gravina non è difficile immaginarlo.
Michele Morelli – Mutamenti a Mezzogiorno
salve, mi spiegate ql’è il punto in cui il torrente Gravina passa nel comune di Altamura? Non credo ci passi per nulla. Al massimo il torrente Gravina nasce nella città di Gravina prosegue per la Gravina di Picciano sino ad arrivare a Matera. Forse c’è un errore, ma potrei anche sbagliarmi.
saluti,