Gianfranco Blasi, Dirigente Nazionale Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale: “Referendum di aprile sulle estrazioni petrolifere in mare, il Pd non può tenere il piede in due scarpe”. Di seguito la nota integrale.
Non si può essere contemporaneamente “l’orco cattivo ed il bambino indifeso”
Dichiarazione dell’onorevole Gianfranco Blasi, membro della Direzione Nazionale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale.
“Immaginare che un partito possa contenere al suo interno posizioni differenziate è sacrosanto. Anzi, un partito deve sviluppare dibattiti articolati, il più possibile plurali, per poi fare sintesi.
I momenti elettorali, però, richiedono unità d’intenti e di prospettive. Non ci si può accostare all’elettorato se non dopo aver fatto chiarezza al proprio interno. All’elettore bisogna fare proposte precise, univoche e incontrovertibili.
Non sta accadendo questo nel Pd, non sta accadendo questo rispetto al referendum di Aprile che ha per oggetto la spinosa vicenda delle estrazioni petrolifere in mare.
Astenersi dall’assumere una posizione è davvero singolare. Affidarsi alla buona volontà degli iscritti e degli elettori è paradossale.
I partiti mediano per loro natura gli interessi, governano i processi, definiscono una linea politica sulle diverse questioni: culturali, etiche, sociali ed economiche.
Una visione disarticolata induce a pensare ad una incapacità politica di rappresentare istanze. Nel caso del petrolio è palese la differenza di valutazione fra il governo Renzi e molte Regioni amministrate dal Pd.
In Basilicata assistiamo ad impegni inesauribili e a silenzi imbarazzati. E parliamo delle due più alte cariche istituzionali della Regione, naturalmente entrambi dirigenti autorevoli del Pd.
I nuovi sistemi elettorali, di natura maggioritaria, dove la governabilità diventa un totem che ispira la riforma costituzionale che voteremo, con un altro Referendum, l’anno prossimo, obbligano ad evitare approcci confusi.
Non si può essere contemporaneamente “l’orco cattivo ed il bambino indifeso”. Se si sostengono le posizioni del Presidente del Consiglio che ha cambiato il Titolo V della Costituzione per mettere le mani sui giacimenti petroliferi è impensabile, contemporaneamente, dallo stesso partito, di lanciare strali contro la ricerca e le estrazioni del petrolio.
Capiamo l’imbarazzo, comprendiamo le posizioni personali, ma la politica è molto più seria di quanto la si possa immaginare. Soprattutto in questa fase storica così delicata e controversa.
Noi di Fratelli d’Italia abbiamo una posizione univoca. Dal nostro presidente Giorgia Meloni, che ha fatto propria la campagna referendaria (anche di marketing elettorale) del partito in Basilicata, fino all’ultimo iscritto. Abbiamo deciso una posizione, certo abbiamo discusso, non mancano i contributi anche critici. Ma, alla fine, dovendo offrire una posizione di voto ai nostri elettori, restiamo fedeli alla linea dettata dagli organismi democratici che regolano la nostra vita di associazione politica.
I partiti di lotta e di governo non esistono più. Appartengono ad una archeologia politica affidata agli storici”.
Gianfranco Blasi, Dirigente Nazionale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale