La Ola Organizzazione lucana ambientalista, rende noto che la Giunta Regionale della Basilicata, con deliberazione n.254 del 6 marzo 2016, ha rilasciato giudizio favorevole di compatibilità ambientale con prescrizioni per l’impianto eolico situato nei comuni di Bella, Filiano,
Avigliano e che riguarda il Castello di Lagopesole. Pur accogliendo in parte le osservazioni proposte dalla Ola e l’opposizione espressa dal Comune di Filiano sull’impianto, la Regione ha ridotto il numero degli aerogeneratori portandoli da 22 a 13 (9 in meno), bocciando le pale
eoliche ubicate alle quote più basse ritenendole ad impatto visivo più elevato.
Considerata invece la conformazione orografica della Valle di Vitalba, la Ola resta comunque preoccupata e fortemente critica e perplessa sull’autorizzazione VIA regionale che non tiene conto dell’effetto selva attuale e futura sul paesaggio della Valle di Vitalba. Sarebbe stato
auspicabile che la Regione bocciasse in toto il progetto che continua invece ad impegnare gli orizzonti visuali delimitati spazialmente a nord dal Monte Vulture, ad ovest dai monti Pierno, Caruso e Carmine, ad est con l’antico complesso boscato di Agromonte Spacciaboschi e le Riserve Naturali Statali Antropologiche Coste Castello, Agromonte Spacciaboschi
e i Pisconi con la focale visuale centrale sul Castello di Lagopesole e il mnote Vulture.
Aver accolto parzialmente il principio dell’impatto visivo eliminando 9 dei 22 aerogeneratori per la Ola riduce gli impatti ma non li elimina del tutto, anche in considerazione dell’effetto selva e il proliferare del cosiddetto mini-eolico diffuso ed altri progetti eolici industriali
che insistono nella stessa area, visibili da tutti i punti della Valle di Vitalba. Un territorio che avrebbe dovuto essere salvaguardato nell’ambito del Piano Paesaggistico Regionale la cui adozione, purtroppo, continua a registrare ritardi e inadempienze non spiegate da
parte della Regione Basilicata.
Ancora una volta un patrimonio di eccezionale valore paesaggistico-storico-ambientale – monumentale continua ad essere mortificato con una programmazione energetica ed insediativa che finisce per prevalere sugli interessi collettivi, subordinando gli stessi al
profitto dei privati. La Ola auspica che la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Paesaggistici della Basilicata e i Comuni di Filiano, Avigliano e Bella facciano invece valere l’interesse pubblico del bene nell’ambito dei valori riconosciuti e per uno sviluppo armonioso e
durevole, ricorrendo contro il provvedimento regionale al TAR Basilicata.