L’opposizione eletta alla Regione Basilicata alza la testa e prova a far sentire la propria voce per contestare la relazione programmatica del presidente Marcello Pittella. Di seguito la nota integrale inviata dai consiglieri
Antonio Stigliano del PDL verso Forza Italia, dei consiglieri Augusto Toto e Donato Pierro di Alleanza Materana verso Forza Italia, di Salvatore Cosma e Antonio Mangiamele di Alleanza per il territorio, di Nuccio Labriola e Franco Carbone della costituente Alleanza Nazionale, di Giusy Favoino dell’UDC, di Saverio D’Amelio di MPA e di Serafino Di Sanza del Gruppo Misto.
In questi anni le forze politiche di minoranza in consiglio provinciale hanno costantemente denunciato lo strabismo del centrosinistra che sgoverna la Regione Basilicata rispetto al territorio materano. Ma gli anni passano e le patologie aumentano. Ora, nonostante gli annunci roboanti del nuovo governatore Pittella, la regione è diventata anche sorda alle sacrosante istanze della nostra provincia. La Provincia di Matera chiama, la Regione non risponde, glissa e prende tempo. Un atteggiamento davvero inspiegabile quello della Regione Basilicata che espone la Provincia alla paralisi dell’azione amministrativa per quanto riguarda i lavori pubblici in corso e quelli da avviare, danni al sistema delle imprese in forte sofferenza per i crediti vantati, mancate risposte e disservizi ai cittadini. Lo scorso 29 gennaio il presidente Stella ha scritto al neo governatore della Regione Basilicata per chiedere il trasferimento urgente alla Provincia di Matera di circa quindici milioni di euro, vantati a vario titolo. Circa dieci milioni di euro si riferiscono a pagamenti in anticipazione già effettuati e da effettuare dalla Provincia a fronte di stato di avanzamento lavori emessi dalle imprese. Altri cinque milioni circa sono trasferimenti che la Regione deve effettuare per consentire alla Provincia di poter avviare a realizzazione vari interventi su strade fortemente danneggiate dagli eventi alluvionali degli ultimi anni, e per il completamento dell’Istituto polivalente di Stigliano. In consiglio provinciale abbiamo denunciato fino alla noia l’atteggiamento di sostanziale assenza della Regione rispetto alle azioni messe in campo dalla Provincia, che più volte ha sopperito alle mancanze dell’ente regione attingendo ai propri avanzi di amministrazione per decine di milioni di euro. Oltre ad attendere il ristoro delle somme già anticipate dalla Provincia ed il trasferimento delle ulteriori risorse finanziarie necessarie per il pagamento degli stati di avanzamento lavoro realizzati dalle imprese, la Provincia richiede il trasferimento dei fondi CIPE per il dissesto idrogeologico ammontanti a venti milioni di euro per realizzare circa trenta interventi sulla viabilità, nonché dei fondi del Programma Operativo Val d’Agri di circa cinque milioni di euro per la messa in sicurezza delle strade provinciali nei comuni di Accettura, Cirigliano, Craco, e Stigliano. Il mancato trasferimento dei predetti fondi espone altresì la Provincia anche al rischio del mancato rispetto del Patto di Stabilità 2014 con gravi conseguenze in termini di sanzioni. Il Presidente Stella nella seduta dell’ultimo consiglio ha riferito dell’esito negativo dell’incontro tenuto nei giorni scorsi con il presidente Pittella, mostrando tutto il rammarico per le risposte non ricevute. A tutto ciò si aggiunga che la Provincia di Matera, a causa dei tardivi trasferimenti regionali, è normalmente costretta ad anticipare somme per il pagamento degli stipendi degli operai forestali, vie blu e ivam, per le linee di trasporto verso il Crob di Rionero, l’aeroporto di Bari, la Fiat di Melfi. Un governo di centrosinistra che da anni ha dimenticato nel cassetto e non approva il Piano Provinciale dei Trasporti, che consentirebbe di offrire migliori servizi agli utenti con importanti risparmi di spesa. Un governo di centrosinistra che non riesce ad approvare il Piano Regionale dei Rifiuti, pur essendo già in possesso del nostro Piano Provinciale e conferito un incarico di consulenza milionario, con il concreto rischio di una gestione emergenziale delle discariche. Un governo di centrosinistra che non ha mai voluto il vero sviluppo del materano, con colpevole ritardo della bonifica della Valbasento, che ora potrebbe perdere definitivamente i circa ventiquattro milioni di euro a ciò destinati, che non ha voluto incentivare la realizzazione di nuove iniziative industriali e turistiche, elargendo a pioggia nel potentino i fondi PIOT. Una Regione lontana da Matera e dai materani. Al Presidente Stella e a tutti i consiglieri di maggioranza, noi gruppi di minoranza chiediamo a cosa serve continuare ad amministrare in queste condizioni, in mancanza di una corretta e seria rapportazione istituzionale. Non intendiamo essere complici del declino della nostra provincia e quindi proponiamo un gesto eclatante e doloroso: dimettiamoci tutti!
I consiglieri Antonio Stigliano del PDL verso Forza Italia, dei consiglieri Augusto Toto e Donato Pierro di Alleanza Materana verso Forza Italia, di Salvatore Cosma e Antonio Mangiamele di Alleanza per il territorio, di Nuccio Labriola e Franco Carbone della costituente Alleanza Nazionale, di Giusy Favoino dell’UDC, di Saverio D’Amelio di MPA e di Serafino Di Sanza del Gruppo Misto.
Consigliere Provinciale Salvatore Cosma su relazione Pittella
Con Pittella parte il “programma spaziale” lucano
Io indico la Luna ed il lucano non guarda il dito, si immagina lì. È con questa storpiatura del noto detto cinese, che riassumerei la relazione programmatica del Presidente “De Pittella”, relazione dalla quale emergono più mani scriventi, più teste, che assecondano il mecenatismo del neo-presidente, un uomo che cita Baumann in una regione ad altissima dispersione scolastica o è un rivoluzionario o è un estraneo. Nel suo intervento riesce a mettere insieme: Baumann, Schumpter, la crisi del ’29 e De Filippo! Inciampa sui vari anglicismi gergali per dare la colpa del fallimento della micro-economia lucana alla crisi macroeconomica mondiale, dimentico che nel mondo occidentale non vi è nessuna regione a bassissima densità demografica ed a bassissimo reddito pro-capite con le ricchezze naturali ed umane della Basilicata: nessuno ha una percentuale elevata di laureati rispetto alla popolazione giovanile residente e li perde costantemente nell’emigrazione giovanile nonostante il numero di centri di ricerca presenti, un’università regionale esistente, e le enormi potenzialità/criticità territoriali presenti. De Pittella dice che “dobbiamo fare tutti la nostra parte”, e riporta i dati del gap occupazionale presente tra Italia e Basilicata, dati vergognosi se detti soprattutto da chi per oltre un anno ha ricoperto l’incarico di Assessore alle Attività Produttive, peraltro senza aver mai fatto un pubblico bilancio del suo operato: dai contratti di rete agli aiuti pubblici, l’assessorato di Pittella è stato fallimentare. Peccato che lui dal mondo anglosassone non prenda il modus operandi che lo avrebbe obbligato a rendicontare il suo operato, il Presidente cerca solo di emanciparsi dalla sua dimensione piccolo-borghese di provincia per elevarsi al rango di esperto manager pubblico, ricorrendo a numerosi tecnicismi anglofoni che non riesce a pronunciare.
Pittella parla di smart, green,spill-over, gap, car-pooling, info-mobility, intra ed inter regionale, e mi ricorda le relazioni di Martorano, quando presentando una bozza del piano sanitario regionale parlava da manager “incompiuto” di modernità mentre applicava strategie da pallottoliere per non toccare i tasti dolenti della sprecopoli sanitaria lucana, infatti lui parlava da manager ma operava da improvvisato, infatti la sua economia gestionale fu l’utilizzo delle royalties e l’aumento dei ticket per coprire i buchi di bilancio.
L’ambiente non rientra negli assi strategici di De Pittella, parla delle fattorie sociali quando le normali fattorie sono colpite da usura, alluvioni e carenze infrastrutturali. Parla di cultura e patrimonio culturale, ed il nostro patrimonio lucano cade a pezzi tra fango e burocrazia, parla di chimica verde quando i dati sull’inquinamento ambientale lucano sono da galera e tange labilmente le bonifiche, dimentico che all’epoca anche Tecnoparco e Fenice furono presentati come tecnologicamente all’avanguardia ed a bassissimo impatto ambientale.
Il petrolio è ormai tabù, perché lo si cita solo per ciò che porterebbe ma non per ciò che ha già portato o sottratto, dipendentemente dal punto di vista ambientale od occupazionale. De Pittella parla tanto di fondi europei ma non del caso lucano, fatto di alta spesa ma bassissima incidenza produttiva della stessa, non si parla di sanità nonostante l’aumento dei tumori, nonostante tanto energie si stiano spostando univocamente verso San Carlo e Crob emarginando le altre aree regionali. E nonostante abbiamo un Irccs sul suolo regionale, nessuno dice ai cittadini come prevenire i tumori maggiormente presenti in Basilicata, nessun luminare pagato con soldi pubblici rilascia mai un’intervista sull’argomento: avete fatto caso che nessun medico del Crob parla mai pubblicamente dell’aumento dei tumori e dei relativi motivi?
Pittella parla di openbasilicata mentre i lucani non hanno neanche il diritto ad accedere alla rete intranet regionale per leggere delibere e determine. De Pittella parla dei nostri numerosi centri di ricerca eppure non si capisce il motivo per cui il numero di brevetti provenienti dalla Basilicata sia il più basso d’Italia se relazionato al rapporto: numeri di centri di ricerca pubblica presenti/numero brevetti registrati.
Pittella ha una sola grande forza, la famiglia. Non ha una visione strategica, si appoggia ad assessori esterni per trovare le idee e rinviare la guerra intestina al PD e grazie ai collaboratori riesce ad attenuare la sua impreparazione, collaboratori che forse meglio farebbero a tarare i discorsi del presidente sulle sue reali capacità. De Pittella sarà un uomo di passaggio, un presidente traghettatore, che alla luce di tutte le promesse spaziali fatte si troverà ogni giorno, ogni settimana a dover rendicontare gli obiettivi non raggiunti ed alla fine rimarrà schiacciato dal peso delle sue promesse, perché annunciare una rivoluzione prima di farla può essere un peccato capitale.
Giusto per ricordare all’opposizione, la prima legge l’hanno approvata insieme, non riguardava la loro ossesione sul “IL LAVORO” ma salvaguardare i loro benefici.Non vorrei ora , con questo comunicato il problema non siano i lucani, ma come spartirsi le varie poltrone o qualche torta .
compatibilità, il Consiglio approva una legge
15/01/2014 17:29In attuazione della legge n. 165/2004 la Regione disciplina i casi di lite pendente con l’ente
ACR“E’ incompatibile, fatte salve le esclusioni previste dalle norme vigenti, con la carica di consigliere regionale, di componente della Giunta e di presidente della Regione, colui che è parte attiva di una lite con l’ente. Qualora il soggetto non sia parte attiva della lite, sussiste incompatibilità esclusivamente nel caso in cui la lite medesima sia conseguente o sia promossa a seguito di giudizio definito con sentenza passata in giudicato. La presente disposizione si applica anche ai procedimenti in corso”. E’ quanto si legge nell’articolo 1 della legge, approvata oggi a maggioranza (con 16 voti favorevoli e 3 voti contrari dei consiglieri Perrino, Leggieri e Romaniello), sulle “Norme di prima attuazione della legge 2 luglio 2004, n. 165 – Disposizioni di attuazione dell’art. 122, primo comma, della Costituzione”.
La legge, proposta dal consigliere del Pd Roberto Cifarelli, ha lo scopo “di dare attuazione – si legge nella relazione al provvedimento – ai principi fondamentali in materia di incompatibilità per lite pendente con la Regione”, introdotti dalla legge n. 165/2004, “nelle more di una più complessiva revisione delle disposizioni regionali in materia di ineleggibilità e di incompatibilità del presidente, dei componenti della Giunta e dei consiglieri regionali”.