La Regione Basilicata ha sospeso per 45 giorni l’attività dello stabilimento Ila Laterizi, ex Valdadige, ubicato sulla strada statale 99 tra Matera e Altamura. Di seguito la nota inviata sul tema dall’ambientalista materano Pio Abiusi per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità.
Pio Abiusi: “La corda si spezza se la si tira troppo”.
Ila Laterizi era stata diffidata già in diverse occasioni, era stata invitata ad ottemperare a quanto previsto dall’AIA concessa con dgr 1357 del 10/07/2010 fino a che con gli ultimi sopralluoghi compiuti congiuntamente da Provincia di Matera ed Arpab è stato evidenziato che Ila Laterizi i compiti a casa non li aveva fatti. Evitiamo i dettagli per non tediare e perchè sono ben conosciuti dalla titolarità dell’azienda e possono essere facilmente noti sia ai sindacati che ai lavoratori. Già nel corpo delle diffide varie L’Ufficio Compatibilità Ambientale aveva dichiarato a chiare lettere che in caso di inottemperanza si sarebbe proceduto alla sospensione dell’AIA-VIA ed è quello che è accaduto,non è un fulmine a ciel sereno!
45 giorni di sospensione per ottemperare, solo alla morte non c’è rimedio, certo che la situazione si può regolarizzare intervenendo e facendo i bravi scolari senza voler trovare le “scorciatoie”; che i tempi siano cambiati in Regione dovrebbe essere ormai chiaro. Le regole del gioco vanno rispettate! Ne è un esempio la diffida ad operare data al Comune di Matera circa la piattaforma per il trattamento dei RSU di La Martella circa 2 anni fa , tanto per restare nel territorio solo di Matera e non allargare e se vogliamo anche ad altri impianti industriali presenti a Matera.
Scaduti i 45 giorni non significa che tutto ricomincia come prima. Bisognerà verificare che a tutto quanto prescritto sia stato ottemperato, si sia provveduto a mettere mano e poi l’impianto potrà vedere ripristinata la sua autorizzazione; se tutto questo non dovesse accadere va da se che la sospensione dell’AIA verrebbe… prorogata. Con l’occasione è opportuno richiamare che il rinnovo di quella vecchia AIA concessa nel 2010 ed avente valore per 6 anni è scaduta; è vero che il D.Lgsl. 152/06 prevede che nelle more del rinnovo l’impianto possa operare ma è anche vero che quel rinnovo AIA non può procedere stancamente fino alla eternità. E’ una pratica ormai iniziata nel lontano 2013, siamo arrivati al capolinea o l’impianto si adegua ed ottiene la nuova autorizzazione che prevede anche nuovi parametri emissivi o faccia altre scelte; in poche parole ogni rinnovo di autorizzazione coincide con nuovi investimenti specie di tutela della ambiente e per fare investimenti occorre metterceli i soldini…