“Il Presidente Bardi annuncia che Acquedotto lucano disporrà di 2 mld di euro per le reti idriche. Peccato che il PNRR, che ho contribuito a scrivere da Sottosegretario, preveda su questo capitolo investimenti per 2 mld € per tutta Italia”. Lo twitta dal suo account Salvatore Margiotta, capogruppo Pd Commissione lavori pubblici del Senato e Segretario della Presidenza del Senato.
“Lo dico con simpatia nei confronti del Presidente, che evidentemente è stato informato male dai suoi collaboratori; e lo sottolineo anche a beneficio dell’Ing. Andretta, la cui serietà conosco da quando eravamo ragazzi e cui faccio gli auguri di continuare l’ottimo lavoro sin qui svolto da Giandomenico Marchese, in modo che non debba rendere conto di non avere speso 2 miliardi di euro, che semplicemente non ci sono”, sottolinea il Senatore. “Nel Conte bis avevo, tra le altre, la delega del Ministro sulle infrastrutture idriche, sicché conosco bene di cosa parlo e so quanto mi sono battuto, insieme al Ministro dell’epoca, Paola De Micheli, per rimpinguare il fondo, comunque insufficiente rispetto alle necessità del Paese. Come per l’Alta velocità ferroviaria, anche per le risorse idriche ci saranno comunque sorprese molto positive per la Basilicata”, conclude Margiotta, “anche grazie al mio lavoro da Sottosegretario”.
Di seguito la replica dell’assessore regionale Rosa al senatore Margiotta: “Che fine ha fatto il Cis?”
“La Regione Basilicata ha candidato, nell’ambito del Pnrr, progetti per circa 13 miliardi di euro, dei quali quasi 2 miliardi riguardano il sistema idrico regionale. Era questo il senso della dichiarazione del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri per presentare il nuovo amministratore unico di Acquedotto Lucano.
Ringraziamo il sen. Margiotta per la precisazione e per aver evidenziato il suo impegno per la Basilicata su cui non nutriamo alcun dubbio e siamo certi, quindi, che la nostra regione avrà la giusta soddisfazione nell’ambito del riparto dei fondi del Pnrr anche perché negli ultimi 20 anni la nostra regione ha accumulato un ritardo, anche infrastrutturale, che abbiamo il dovere di recuperare.
Il Governo Bardi è consapevole, infatti, che si è davanti a un’occasione storica ed è per questa ragione che è impegnato in prima fila, tanto da candidare una mole enorme di progetti, pur sapendo che non saranno tutti finanziati, soprattutto per evidenziare i reali fabbisogni dei nostro territorio.
Cogliamo l’occasione per ricordare simpaticamente al sen. Margiotta che ancora manca la ratifica del contratto istituzionale di sviluppo (Cis) sul quale abbiamo candidato progetti per circa un miliardo di euro, una parte dei quali da destinare alla gestione della risorsa idrica.
L’iter è terminato da tempo, ma purtroppo né il governo Conte bis, né il Governo Draghi hanno sciolto i nodi.
Pertanto, chiediamo a Margiotta di continuare nel suo impegno lasciando magari ad altri eventuali apprezzamenti sul suo operato”.
Lo afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa.