Prendiamo atto che il presidente Pittella si è impegnato a contrastare le decisioni già prese dal governo Renzi di autorizzare la ricerca ai fini delle estrazioni di gas e petrolio nel mar Ionio. Si tratta di una decisone pubblica del governatore lucano, che pure apprezziamo, ma che contrasta con la disattenzione complice che fino ad ora la Regione Basilicata ha avuto sulla questione. Non si spiega altrimenti perché il decreto interministeriale dello scorso 12 giugno, varato dal ministro dell’Ambiente di concerto con quello delle Attività Culturali, non contenga un parere contrario della Regione Basilicata sulle procedure di impatto ambientale (VIA e VAS) espresso, invece, dalle Regioni Puglia e Calabria anche se respinto dai ministeri competenti. Siamo pronti a salvare la buona fede di tutti ma gli atti, se non ci sono plateali mancanze, esprimono la volontà effettiva delle autorità sul territorio”. E’ quanto dichiara l’on. Cosimo Latronico (FI). “Ad oggi la Regione Basilicata non ha espresso contrarietà al progetto di ricerca idrocarburi nel mar Ionio. La medesima attività di esplorazione è stata già autorizzata dopo una lunga procedura di verifica all’impresa richiedente (Enel Longanesi devolopments s.r.l. con sede in Roma ) con decreto ministeriale dello scorso 12 giugno. Ora se e’ vero che le Regioni si oppongono alle attività autorizzate occorre far revocare immediatamente questi atti, diversamente saremmo in presenza di una farsa che non si meritano i nostri cittadini e la nostra comunità. Ad ogni modo in settimana porterò il Governo in Parlamento per chiarire pubblicamente quali siano le vere intenzioni dell’esecutivo guidato da Renzi che fino ad ora ha scelto di prendersi tutte le competenze in materia energetica e di utilizzare anche le aree marine per le ricerche e le estrazioni petrolifere rilasciando i relativi permessi, come nel caso del golfo di Taranto. Tra poche settimane sapremo la verità”.
Lug 06