In data 13 Ottobre 2015 scorso, il governo nazionale ha approvato nuove attività di ricerca di idrocarburi nei mari. Con DEC VIA rilasciati dal ministero dell’ambiente è stata autorizzata la Shell ad effettuare ricerche di idrocarburi nel Mar Jonio, nonostante i pareri contrari delle Regioni Basilicata e Puglia. La Basilicata viene, quindi, scelta per l’ennesima volta come terra da sacrificare in nome del bene nazionale, o forse sarebbe più corretto dire, da sacrificare per un tornaconto tutto a vantaggio delle società petrolifere. Ad affermarlo, con grande rammarico, è il Consigliere Provinciale di Matera Gianluca Modarelli (FI). A colpi di maggioranza, costruita anche grazie ai parlamentari lucani del PD, si cambia il Titolo V della Costituzione, “espropriando” le Regioni di ogni potere in materia energetica e consegnandolo nelle mani dello Stato; in altre parole a vantaggio unicamente delle lobby economiche e dei poteri forti che hanno distrutto la nostra Regione e impoverito la popolazione.
Tale inammissibile contesto – continua Modarelli – lascia presagire inevitabilmente che a tenere le fila del nostro paese saranno quei soggetti che aspettavano da tempo il momento propizio per entrare a gamba tesa e definitivamente sul ponte di comando della nave Italia per governarla e portarla più che verso il mare aperto verso il porto delle proprie convenienze, delle speculazioni edilizie, verso affaristi che si arricchiscono con i rifiuti, cercatori di petrolio disposti a inquinare il mare perforando le nostre coste.
Contro i due provvedimenti ( d73 F.R- SH – d74 F.R- SH) del Ministero dell’ambiente che autorizzano la Shell ad effettuare ricerche di idrocarburi nel mar Jonio, è possibile ricorrere al TAR entro 30 giorni. E’ necessario ed indispensabile – conclude Modarelli – che la regione Basilicata si mobiliti per difendere il mare e le economie legate al turismo, all’ambiente e all’agricoltura. È un atto dovuto.
Ott 20