L’incontro tra l’Assessore Regionale Gianni Rosa e l’Anci Basilicata svoltosi a Potenza si è concluso senza un nulla di fatto. Il Presidente dell’Anci Salvatore Adduce, in una nota, non nasconde una forte delusione per le affermazioni del rappresentante della Giunta Regionale il quale ha comunicato che non sarà possibile risarcire i comuni dei mancati introiti della TARI (tassa rifiuti) a seguito della crisi dovuta al Covid-19. E ciò in netto contrasto con quanto prometteva il Presidente Bardi il 17 aprile scorso quando affermava che sarebbe stata “cancellata la Tari” dell’anno in corso per le attività maggiormente penalizzate con ristoro ai comuni per mancati introiti. Gianni Rosa da parte sua pur condividendo la gravità della situazione che si è determinata e che comporterà gravi rischi per la tenuta dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani in tutto il territorio regionale ha sostenuto che non ci sono le condizioni normative e soprattutto finanziarie per venire in aiuto degli Enti Locali. Sono inoltre generiche, a parere dell’Anci, le assicurazioni dell’Assessore in merito all’altro grave problema che affligge i bilanci comunali sul versante rifiuti, i costi del conferimento agli impianti che sono lievitati in modo spropositato. L’Anci ha chiesto di definire una tariffa unica regionale per il conferimento dei rifiuti in modo da rendere omogeneo il sistema. La riunione a cui hanno partecipato diversi sindaci e l’Amministratore dell’Egrib è stata anche l’occasione per fare una panoramica sugli investimenti pubblici e privati finalizzati ad accrescere la dotazione impiantistica per il trattamento dei rifiuti e sulla necessità che la regione intervenga per calmierare le tariffe, riconoscendo ai comuni un contributo a copertura dei maggiori costi di conferimento almeno fino a quando non entreranno in esercizio gli impianti in corso di realizzazione. Anche su questo punto l’Assessore Rosa non ha potuto assumere alcun impegno.
“In una situazione di grande difficoltà come quella che stiamo attraversando, ha dichiarato Adduce a conclusione della riunione, pur rimarcando la nostra preoccupazione vogliamo mantenere il dialogo aperto con la Regione e con l’Assessore Gianni Rosa al quale abbiamo chiesto che il tavolo che ha voluto convocare quest’oggi sia permanente in modo da poter seguire con attenzione l’evoluzione dei fatti”.
Rifiuti, Anci Basilicata incontra assessore regionale Gianni Rosa
Accelerare le procedure per completare la vecchia programmazione, varare una nuova programmazione di interventi, restituire pienamente all’Egrib la funzione di ente di governo dei rifiuti che fino ad oggi ha stentato ad assicurare, rendere più rapide le procedure autorizzative, reperire nuove risorse per gli impianti di trattamento dei rifiuti in un percorso che porti al più presto alla definizione della tariffa unica regionale: questi, in estrema sintesi, gli obiettivi del governo regionale in materia di gestione integrata dei rifiuti, che l’assessore all’Ambiente ed Energia Gianni Rosa ha illustrato oggi a una delegazione dell’Anci.
Presenti all’incontro oltre all’assessore Rosa, il presidente dell’Anci Salvatore Adduce, l’amministratore unico dell’Egrib Canio Santarsiero, il presidente della Provincia di Potenza Rocco Guarino, amministratori e tecnici di alcuni Comuni e della Provincia di Matera. La riunione era stata richiesta dall’Associazione dei Comuni per denunciare la situazione di incertezza in cui si trovano gli enti locali che, a causa dell’emergenza sanitaria in atto, stanno registrando una netta diminuzione delle entrate tributarie, e per sollecitare l’intervento della Regione.
“Il Governo nazionale ha annunciato che verrà in soccorso ai Comuni in questa difficile fase di emergenza – ha detto Rosa – e speriamo che questo avvenga. Il governo regionale, in una situazione finanziaria di estrema difficoltà che abbiamo ereditato e l’emergenza sanitaria ha ulteriormente aggravato, sta cercando di fare la sua parte con gli interventi già definiti per oltre 80 milioni di euro rivolti alle imprese e alle famiglie e gli ulteriori interventi che saranno programmati nelle prossime settimane con lo scopo di far ripartire l’economia e dare una risposta ai problemi drammatici che quotidianamente ci vengono proposti”.
“In questo quadro – ha aggiunto l’assessore – è difficile pensare ad un intervento diretto della Regione sulla Tari, ma il Dipartimento ha avviato in questo anno di attività una serie di iniziative volte tra l’altro a completare la programmazione degli impianti pubblici, finanziati per oltre 28 milioni di euro, ad implementare il servizio di raccolta differenziata attraverso tre avvisi pubblici per oltre 16 milioni di euro rivolti ai Comuni, ed altre azioni e risorse messe in campo per gli interventi di riqualificazione a seguito delle infrazioni comunitarie. Stiamo inoltre verificando la possibilità – ha concluso Rosa – di attivare un accordo con il Consorzio Corepla per favorire la raccolta differenziata della plastica di qualità ed in collaborazione con l’Egrib i nostri uffici stanno redigendo uno studio per valutare se in questo quadro servono anche gli impianti dei privati”.
Rifiuti, Anci Basilicata incontra assessore regionale Gianni Rosa
L’Anci Basilicata ha richiesto più volte nel corso del 2019 un confronto con la Regione sul tema del ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani in ragione delle esigenze ben note dell’intero territorio. A seguito dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19 i problemi sono ulteriormente cresciuti e rischiano di ripercuotersi molto negativamente sui bilanci comunali e conseguentemente sulla tenuta già precaria del sistema. In ultimo abbiamo rappresentato le criticità del sistema nel corso dell’incontro con la task Force attività produttive a cui abbiamo partecipato il 25 aprile u.s..
E’ noto chegli enti locali stanno registrando una netta riduzione del gettito tributario dovuta alla drastica contrazione delle attività produttive con conseguenze drammatiche sia sulle imprese che sulle famiglie. E’ facilmente prevedibile che una tale situazione inciderà in modo molto significativo sui bilanci comunali mettendo in discussione persino l’erogazione di servizi comunali essenziali, a cominciare dal servizio di raccolta e gestione dei rifiuti solidi urbani.
Pertanto, di seguito si riportano le questioni più rilevanti:
1. individuare risorse per i Comuni per sopperire alla riduzione delle entrate (tributarie, extratributarie, tariffe) da destinare in primis alla copertura dei costi del servizio di gestione e raccolta dei rifiuti solidi urbani e di prevedere forme di esenzione o riduzione della Tari in favore delle categorie colpite dalla crisi economica susseguente all’emergenza sanitaria da coronavirus;
2. prevedere con provvedimento regionale straordinario e transitorio (legato all’emergenza sanitaria) una tariffa unica calmierata e ridotta rispetto a quelle attualmente praticate per tonnellata di rifiuti conferiti presso gli impianti autorizzati al trattamento degli r.s.u. (pubblici e privati) anche attraverso il ricorso ad apposito contributo regionale destinato ai Comuni al fine di coprire i maggiori oneri sostenuti per il conferimento e trattamento della frazione organica ed indifferenziata;
3. prevedere – proprio per la mancanza in tutto il territorio regionale di impianti per il trattamento delle matrici umide – un contributo transitorio e straordinario per i Comuni virtuosi che hanno implementato le raccolte differenziate e che per portare a recupero le frazioni “umide” sono costrette a conferire fuori dalla Regione Basilicata, soprattutto in impianti del Nord Italia con costi elevatissimi (180/190 euro/t).
4. prevedere un sostegno per i costi dello smaltimento del sovvallo, ovvero la frazione secca del rifiuto derivante dal trattamento in discarica, il cui costo è raddoppiato in tre anni ed incide notevolmente sui costi della tariffa di smaltimento dei rifiuti (oltre il 50%).
Le difficoltà crescenti dei Comuni si stanno già materializzando laddove non si riescono ad onorare debiti maturati per conferimenti di rifiuti nei confronti dei soggetti che gestiscono le piattaforme autorizzate, che – come è avvenuto qualche giorno fa – hanno persino ipotizzato di dover impedire l’accesso a Comuni non in regola con i pagamenti.
Tutto ciò sta provocando un fenomeno molto preoccupante: alcuni Comuni stanno cambiando, unilateralmente piattaforme di conferimento; è del tutto evidente che occorre recuperare un maggior coordinamento della Regione sui flussi che, al momento, proprio in ragione delle difficoltà economiche dei Comuni sono deregolate, una specie di “liberi tutti” che potrebbe provocare un effetto assai negativo sulla gestione degli impianti nel medio periodo.
Per quanto riguarda, invece, la realizzazione degli impianti di trattamento e recupero dei rifiuti previsti dalla pianificazione regionale necessari al completamento del sistema integrato di gestione dei rifiuti, si esprime preoccupazione per i ritardi delle procedure avviate con D.G.R. n°406 del 2019 e si chiede di accelerare l’esecuzione degli interventi previsti definendo una corsia preferenziale per l’avvio delle istruttorie mature ai fine del rilascio della autorizzazione unica regionale propedeutica alla messa in esercizio degli impianti. In vista dell’avvio e messa in esercizio di alcuni impianti di compostaggio, come quello di Venosa, è necessario determinare i flussi consentendo ad un vasto ambito della provincia di Potenza di poter conferire la frazione umida almeno fino a quando lo schema di dotazione impiantistica non sarà completato ed in grado di assicurare l’autosufficienza territoriale.
In merito alla dotazione impiantistica regionale, inoltre, è necessaria una dettagliata informazione sulle iniziative, anche di tipo privato, in corso di istruttoria presso gli uffici competenti, tali da consentire la realizzazione di progetti di “filiera” ritenuti coerenti con la pianificazione regionale e con la normativa attualmente in vigore (legge regionale n.35/2018) e che possono contribuire immediatamente alla ottimizzazione della gestione dei rifiuti. Nel caso di istruttorie esitabili positivamente, si chiede che in fase di rilascio di autorizzazione vengano fissate tariffe scontate per i comuni, in particolare per quelli in cui sono ubicati gli impianti.
E’ necessario, come già segnalato in precedenza, definire con il Ministero dell’Ambiente la proroga delle scadenze dei termini prevista dagli accordi sottoscritti dai comuni per il completamento degli interventi necessari alla chiusura delle procedure di infrazione comunitaria relative alle dismesse discariche di rifiuti solidi urbani, anche in considerazione della sospensione dei procedimenti e dei cantieri disposta con decreto ministeriale e del rallentamento degli iter autorizzativi dovuti anche alla carenza di personale negli uffici competenti.
E’ necessario conoscere lo stato dell’iter per la concessione dei finanziamenti ai comuni che hanno presentato domanda in risposta all’ Avviso pubblico per l’assegnazione di contributi finanziari a favore dei comuni della Basilicata, in forma singola o associata per la costruzione di piccoli impianti di trattamento delle frazioni organiche dei rifiuti e per favorire la diffusione dell’autocompostaggio approvato con DGR 882 del 31 agosto 2018 e lo stato dell’iter della Manifestazione di interesse per la realizzazione e la gestione di impianti di cogenerazione o trigenerazione alimentati a biomasse approvato con delibera N. 1378 del 15/12/2017. Entrambe le misure potrebbero giovare non poco alla gestione dei rifiuti urbani, con particolari benefici nei piccoli comuni.