“Chiediamo un’azione più ambiziosa della Regione Basilicata per la raccolta, il riciclaggio, il recupero dei rifiuti, per scongiurare che l’aumento della plastica inquini il nostro territorio composto da siti naturali ed in attesa che si avvii la risoluzione approvata dal Parlamento che le plastiche più pericolose dovrebbero essere banditi: entro il 2020, secondo la strategia dell’UE, andrebbero ridotti i rifiuti di plastica nell’ambiente ma servirà inserire obiettivi vincolanti per il riciclaggio degli stessi”.
E’ quanto afferma il segretario provinciale con delega gomma e plastica dell’Ugl Chimici di Matera, Enzo Piccinni per il quale, “in particolar modo in questo periodo, mesi di coltivazione fragole, nel nostro territorio metapontino/materano, avviene un notevole incremento di rifiuti di plastica i quali, malauguratamente incendiati e non smaltiti a norma, sono dannosi per l’ambiente e sulla salute umana. Oggi noi dell’Ugl – continua il segretario, Piccinni – desideriamo prendere in considerazione i rifiuti prodotti nel nostro territorio fino allo smaltimento finale, utilizzandoli e riciclandoli correttamente, per quanto possibile ma siamo inermi poiché non esistono regolazioni in materia in atto. La Regione deve intervenire affinché emani una normativa dove priorità và concessa al riciclaggio e al compostaggio, in attesa dell’eliminare progressivamente, entro il 2020 con lo smaltimento in discarica, dei rifiuti riciclabili e recuperabili. Riteniamo che le plastiche più pericolosi dovrebbero essere eliminate dal mercato a partire dai piccoli sacchetti di plastica, in applicazione con misure più ambiziose per far fronte alle esportazioni illegali e allo scarico abusivo dove dietro si potrebbero nascondere anche business economici e malaffare. Il potenziale economico del riciclaggio legale di materie plastiche in Basilicata è ancora non sfruttato e, attualmente, nessuno dei rifiuti plastici sono riciclati. Se ben applicata entro il 2020 la normativa UE – conclude il segretario Ugl, Piccinni -, potrebbe portare a un notevole risparmio di miliardi di euro l’anno nonché si creerebbero, per la nostra Basilicata, opportunità d’occupazione e sviluppo”.