Pio Abiusi, per conto dell’ Associazione Ambiente e Legalità torna ad occuparsi della gestione della discarica da parte del Comune di Matera. Di seguito la nota integrale.
I 330 mila Euro assegnati dalla Regione Basilicata al Comune di Matera per la gestione della discarica hanno preso il volo nel cambio tra il vecchio ed il nuovo Sindaco. Cambio di gestione politica SI ma il dirigente all’ambiente del Comune di Matera è sempre lo stesso. E’ quello stesso che gestì i fondi PISU dal 2008 al 2010 e li portò in rotta di collisione perchè i tempi europei risultavano essere troppo stringenti rispetto ai suoi e con il suo concorso nel settembre del 2012 vi fu una Caporetto su quei progetti e che non mancheremo di approfondire. Il nostro dirigente con la gestione Adduce fu rimosso dall’incarico Ma a volte ritornano e fu così che si scoprì la sua valenza e nel 2012 gli venne riaffidata la direzione del settore ambiente. Il curriculum del nostro parlava chiaro: era davvero esperto nella gestione delle discariche e dintorni. Si era, infatti, nel 2006 ed i volumi della discarica di la Martella erano esauriti e la città con apposita autorizzazione ebbe la facoltà di costruire il 5° settore; i calcoli del nostro professionista, coadiuvato da altri, non risultarono precisi e la riprofilatura della nuova vasca venne giù. Il nostro, che non manca di fantasia, convinse che nelle more si sarebbe potuto sovrabbancare il 3° e 4° settore ed infatti ne furono ammonticchiati sui predetti settori e “provvisoriamente” 53 mila mc di rifiuti, quelli cioè che ancora oggi giacciono “provvisoriamente” dove furono deposti. Nel 2009 la discarica fu posta sotto sequestro dai Carabinieri del NOE per come era gestita; Il nostro non riesce a stare lontano dai rifiuti ed eccotelo ritornare al vecchio incarico nel 2012. Diciamo che, per comune convincimento, la discarica di La Martella è quella peggio gestita tra tutte quelle lucane che non brillano per buona conduzione. I sopralluoghi di Arpab e Provincia di Matera hanno costantemente evidenziato la cattiva gestione fino a rilevare valori sopra soglia di contaminazione in un piezometro nel 2013. Sono stati necessari 18 mesi perchè il nostro dirigente convocasse la conferenza dei servizi. SI! Per quella che avrebbe dovuto organizzare in un arco di tempo rapidissimo, addirittura 24 ore, ebbe bisogno di 18 mesi. Altri 7 mesi ci sono voluti per dare esecuzione alle prescrizioni di quella conferenza e realizzare la rete di 15 piezometri. Finalmente la rete è pronta l’emungimento dai pozzetti è stato effettuato si è in attesa che gli scassati laboratori Arpab diano i risultati. Si aprirà, poi, tutto un capitolo inesplorato. Per tornare alla gestione del percolato, diciamo che in discarica ve ne è una quantità stimata in circa 100 mila mc e non è conveniente emungerla e trasportarla ad impianto di depurazione autorizzato con un costo che potrebbe arrivare a 4 Meuro ; molto più vantaggioso risulta impiantare una struttura mobile in loco ed ivi provvedere alla depurazione con un costo totale di circa 1 Meuro e quei 330 mila euro, buttati al vento se non si riprofila il 5° settore, avrebbero potuto concorrere a raggiungere la somma necessaria. Vi è, poi, da decidere la sorte dei 53 mila mc sovrabbancati ed attrezzare, infine, la discarica per la fase post-operativa di 30 anni. Sono cose che richiedono capacità professionale che il nostro dirigente non ha, conviene quindi chiedere alla Regione la nomina di un commissario. Quel 31 Luglio 2015 indicato nella delibera presidenziale n°95 non è da intendere che dopo quella data la discarica riapre, significa solo che fino a quella data i rifiuti di Matera vanno a Fenice ed a Pisticci; dopo quella data se riapre la discarica di Tricarico essi verranno dirottati in quella altrimenti vi sarà una ulteriore proroga in attesa della riapertura. A valle delle discariche e pur in assenza dell’ormai famoso piano regionale, i rifiuti che giungono alle discariche stesse possono essere inviati per la valorizzazione ad impianti già esistenti. Come si vede le change sono tante ma occorre professionalità della quale il nostro dirigente ne è carente. Non appena la nuova amministrazione si sarà insediata si potrà chiedere la convocazione di un osservatorio regionale ad hoc e discutere tutta la materia. La raccolta differenziata è un altro capitolo al quale ci si dovrà adoperarsi in tempi molto stretti.