La gestione dei rifiuti è questione annosa ed antica, che a Matera ed in Regione Basilicata si sta provando a risolvere con una serie di interventi strutturali e amministrativi. Con una nota circostanziata e dettagliata, il Consigliere Regionale Vincenzo Acito, in quota Forza Italia, ha invitato l’Assessore Regionale Gianni Rosa, competente per Ambiente ed Energia, a considerare la possibilità di verificare l’opportunità tecnica e giuridica di commissariare la “gestione associata del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani per il sub ambito 1, relativo ai comuni di Matera, Bernalda, Ferrandina, Irsina e Tricarico”.
Serve ricordare che, per la mancata ottemperanza agli impegni presi, nel 2018 la Giunta regionale, con delibera n. 1012 del 2/10/2018 ha già commissariato la piattaforma integrata dei rifiuti di “La Martella”.
Ma andiamo per gradi. Nei giorni scorsi, la Giunta regionale della Basilicata ha dato il via libera a un provvedimento che consentirà la realizzazione di interventi di chiusura o di adeguamento di discariche, mettendo a disposizione 5 milioni di euro a valere sul Piano Operativo Ambiente del Fondo di sviluppo e coesione (Fsc) 2014-2020, che consentirà, fra l’altro, di procedere alla regolarizzazione di altre quattro discariche: Salandra (Matera), con 4 milioni di euro, Potenza, con 400 mila euro, Latronico (Potenza), con 80 mila euro e Senise (Potenza) con 600 mila euro”, in ottemperanza alla condanna inflitta all’Italia dalla Corte di Giustizia europea, ma anche per un dovere morale di tutela e di salvaguardia della salute e del territorio.
Un ottimo risultato, ma la questione rifiuti, a Matera e provincia, va affrontata in tempi rapidi e con approccio risolutivo. Risale infatti al 2016 l’ultima deliberazione Regionale n.597, a data 31 maggio, che ha affrontato il tema dei rifiuti a Matera e Provincia, senza poi per altro risolverlo! Nel 2016 è stato varato il “Progetto di implementazione del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti urbani dell’Area Metropolitana di Matera relativo al sub-ambito operativo 1” per la somma di €.5.652.352,12., ed istituito il sub-ambito 1 tra i comuni di Matera (capofila), Bernalda, Irsina, Ferrandina e Tricarico con deliberazioni dei rispettivi Consigli Comunali. I comuni di Matera (capofila), Bernalda, Ferrandina, Irsina e Tricarico hanno poi sottoscritto la convenzione per la “Gestione associata dell’appalto del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani per il sub ambito 1” ai sensi dell’art. 30 del D. Lgs. 267/2000.
La Giunta Municipale di Matera ha poi approvato, con delibere n. 561 e 562 del 24/10/2017, i progetti preliminari delle isole ecologiche e centri di raccolta rifiuti di Matera sud e Matera nord.
Ad oggi sono ancora in corso i lavori del centro di raccolta di Matera sud, mentre per Matera Nord il consiglio comunale, che si deve esprimere sulla variante urbanistica, non ha ancora proceduto ad individuare un nuovo sito nonostante il progetto preliminare approvato dalla GM ad ottobre 2017. Tutti gli altri comuni dell’Ambito 1 hanno individuato le proprie isole ecologiche in modo da allegare, al bando, tutti i progetti preliminari; le isole previste dal bando sono ubicate a: Matera Sud, Matera Nord, Bernalda, Bernalda-Metaponto, Ferrandina, Irsina, Tricarico. “Al fine di monitorare il regolare andamento del bando, in oggetto, già espletato ed in corso di contrattualizzazione, sarebbe opportuno conoscere lo stato di avanzamento relativo alla realizzazione dei lavori infrastrutturali di tutte le isole ecologiche, perché elementi contrattuali da mettere a disposizione del soggetto aggiudicatario prima dell’inizio del servizio” si legge nella nota a firma di Acito che, in queste ore, è al vaglio dell’Assessore Rosa.
Il Comune di Matera, come Ente capofila delle Amministrazioni comunali componenti il sub-ambito operativo 1, è l’Ente beneficiario e attuatore degli interventi previsti.
In merito poi al Bando di Gara, denominato: “Appalto dei servizi di raccolta differenziata, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, servizio di igiene urbana e gestione delle Isole ecologiche nei Comuni di Matera (Capofila), Bernalda, Ferrandina, Irsina, Tricarico” è opportuno specificare che Il finanziamento per le isole ecologiche ha consentito, sinora, solamente l’acquisto delle attrezzature, ma, ad oggi, la realizzazione delle isole è ancora in alto mare, come accade a Matera uno, ancora in corso di esecuzione nonostante l’ imminente firma del contratto con CNS per la raccolta e lo smaltimento, mentre per l’altra isola ecologica, prevista ed individuata nel bando, il consiglio comunale non ha ancora deciso, nonostante l’approvazione del progetto preliminare in Giunta Municipale.
In merito al Gestore, poi , per il comune di Matera, è lo stesso aggiudicatario della gara, il Consorzio Nazionale Servizi di Bologna. Il Pef redatto dal dirigente del comune di Matera prevede il costo totale del servizio, per il solo comune di Matera, pari a €12 314 898,24 su base annua iva compresa, con la raccolta differenziata al 17-20%. Con il nuovo appalto il costo del servizio, per il comune di Matera, sarà pari a € 9 191 205,00 su base annua iva compresa, con la raccolta differenziata al 65%.
Commenta Acito, che già Assessore al Bando Rifiuti del Comune di Matera, conosce nel dettaglio la questione: “È notizia di queste ore che il comune di Matera ha preceduto alla 12a proroga, con apposita Ordinanza Sindacale, mentre la CNS, ditta aggiudicataria del nuovo bando, ha attivato il ricorso la Tar per la 9a proroga (risalente al marzo 2019) per un servizio erogato, per il comune di Matera, dalla stessa CNS. Un ricorso da parte dello stesso soggetto aggiudicatario del servizio meriterebbe un’attenzione particolare per conoscere le motivazioni connesse. i ritardi nella esecuzione dei centri di raccolta potrebbe comportare un ulteriore slittamento per, poi, attivare un altro potenziale contenzioso, in aggiunta a quello già attivato con il ricorso per la 9a proroga, che vedrà molto probabilmente vincente l’impresa. La vicenda si presenta pericolosamente onerosa, anche per la considerazione che, in caso di soccombenza, graverà, pesantemente, direttamente nelle tasche dei cittadino con la TARI, per cui merita molta attenzione”.