“Il grido di allarme che si è levato dalla Valle del Noce, sia sulla sponda lucana sia su quella calabrese, è fondato, chiaro e forte, ed unisce cittadini, istituzioni, associazioni ambientaliste ed operatori turistici, per cui non può e non deve rimanere inascoltato. La sola notizia che possa riaprirsi un impianto di trattamento di rifiuti pericolosi e non a San Sago di Tortora, in provincia di Cosenza, che in passato ha creato problemi all’ambiente e tantissimi ne ha avuti con l’autorità giudiziaria, sarebbe deprimente per tutta l’economia della zona, la sua effettiva riapertura sarebbe devastante”.
Così esordisce il senatore Pasquale Pepe, capo del Dipartimento per il Mezzogiorno della Lega.
“L’obiettivo comune è quello di far crescere i nostri territori, tutelando salute e ambiente sempre e comunque, ed in quei posti l’unica strada per farlo è credere fortemente nel turismo e rilanciarlo, soprattutto dopo le terribili difficoltà causate dalla pandemia, dall’alta costa tirrenica calabrese al Golfo di Policastro, passando per la splendida Maratea, ‘Perla del Mediterraneo’. La materia del trattamento dei rifiuti non può essere demandata esclusivamente ai burocrati, sebbene bravi e responsabili, ma deve essere affidata al cuore della politica, per cui confido, e sono certo che si avrà la loro sensibilità, che i Governatori della Basilicata e della Calabria, Bardi e Occhiuto, saranno degni interpreti del sentimento popolare. Ed in tal senso mi adopererò”.