Il presidente della seconda Commissione consiliare permanente (Bilancio e programmazione), Gianni Rosa, resta in attesa delle risposte dell’assessore Berlinguer in merito alle politiche regionali di gestione dei rifiuti.
“La seconda Commissione consiliare permanente – si leggeva nella prima missiva datata 21 luglio 2014 – nell’ambito delle competenze ad essa attribuite dal Regolamento interno del Consiglio regionale, intende procedere a controllo, verifica e monitoraggio dello stato di attuazione delle politiche regionali per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti. Ciò premesso – continuava il presidente della Commissione, Gianni Rosa – ed al fine di dare inizio a tale attività, si chiede una dettagliata relazione sulle politiche regionali sino ad ora messe in campo, a partire dall’entrata in vigore della legge regionale 2 febbraio 2001, n.6 in materia di ‘Disciplina delle Attività di gestione dei Rifiuti ed approvazione del relativo Piano’”.
“A questa mia prima missiva – sottolinea Rosa – non ha fatto seguito alcuna risposta da parte del responsabile del Dipartimento, il che ha comportato un mio sollecito, in data 15 settembre 2014, anche questo rimasto inevaso. Siamo così giunti al ‘sollecito al riscontro’ in data 3 ottobre 2014. Dal momento che, ad oggi, non è pervenuta da parte del dipartimento ‘Ambiente, Territorio, Politiche della sostenibilità’, alcuna risposta, l’invito della Commissione all’assessore Berlinguer è quello di voler dare cortesemente riscontro alle note predette – dice Rosa – nel più breve tempo possibile, volendo, altresì, conoscere le motivazioni di un tale reiterato diniego, pur in presenza di un problema di scottante attualità e di improrogabile soluzione, alla luce anche della recente introduzione della Tari”.
“Inutile ribadire – conclude Rosa – la volontà istituzionale da parte dell’organismo da me presieduto di ottemperare al ruolo ed alle competenze proprie, quanto piuttosto quella di avere risposte concrete in merito ad una questione divenuta ormai atavica e foriera di sviluppi sempre più dannosi per la salute dei cittadini e per la salvaguardia dell’ambiente”.