Due interrogazioni urgenti sulla questione dell’area industriale della “Val Basento”, nel territorio dei comuni di Pisticci e Ferrandina, sono state presentate dall’on. Cosimo Latronico (Forza Italia) rispettivamente al ministro dell’Ambiente e a quello dello Sviluppo economico. Nella prima, rivolta al ministro Gian Luca Galletti, alla luce del fatto che “l’area è stata dichiarata sito di interesse nazionale e per questo destinataria di interventi di caratterizzazione, bonifica e ripristino ambientale e che la situazione di inquinamento diffuso mette a repentaglio non solo lo sviluppo futuro della stessa area industriale, ma grava quotidianamente da anni sulla salute di centinaia di lavoratori che operano in quei luoghi e sulla salubrità degli insediamenti urbani limitrofi ai siti” il parlamentare lucano chiede “quali azioni urgenti intenda porre in essere per completare gli interventi di bonifica e le azioni di messa in sicurezza del sito; se ritenga necessario verificare la compatibilità delle attività industriali presenti con il processo di risanamento ambientale ed infine lo stato di avanzamento dei progetti di bonifica dell’area e i sistemi di monitoraggio adottati dalla Regione Basilicata e dagli altri enti e soggetti interessati”. Nell’interrogazione presentata al ministro Federica Guidi, in considerazione del fatto che “l’Eni, avendo localizzato nella Valle del Basento impianti produttivi nel settore della chimica di base che, a seguito della crisi del distretto avrebbero dovuto essere coinvolti in un processo di riconversione con l’avvio di nuove attività produttive, era stata già individuata tra i soggetti responsabili di azioni di rilancio e di promozione del nucleo industriale di Pisticci e Ferrandina”, Latronico chiede “quali azioni il ministro intenda adottare per contrastare la crisi industriale che vive la Valle del Basento al fine di arrestare il declino del territorio produttivo della Basilicata; se ritenga necessario definire con la Regione Basilicata, gli enti e i soggetti interessati un programma di rilancio della Valle individuando ed attivando politiche di sostegno volte ad incentivare le iniziative industriali e l’occupazione del territori e se ritenga altresì doveroso che nel progetto di rilancio e di consolidamento dell’area sia coinvolta anche l’Eni considerato il ruolo che avrebbe dovuto svolgere nella riconversione del polo chimico dell’area”.