Leonardo Rocco Tauro, Consigliere Comunale di “Montabano – la città che vogliamo” in una nota chiede che la riserva speciale dei Calanchi di Montalbano Jonico sia candidata nel Pnrr. Di seguito la nota integrale.
Il Piano nazionale di rilancio e di ripresa che secondo i nostri governanti europei e nazionali dovrebbe fare il miracolo di risolvere buona parte dei problemi dei propri “ sudditi”, ormai è entrato in tutte le case, come PNRR.
Visto pure come l’ultima panacea per tutti i nostri mali, con una corsa a chi più presenta progetti e programmi, nei settori più disparati e disperati, dalle grandi città ai borghi più minuscoli, tutti speranzosi della promozione romana.
In questa corsa verso il traguardo vede concorrere giustamente anche la nostra Regione e nostri campanili. Così come la nostra provincia di Matera, guidata da un amministratore che è anche sindaco della città di Francesco Lomonaco.
Presidente che proprio oggi ha ufficializzato la presentazione di alcuni importanti interventi,, per la precisione ben 5 ( facendo sin da ora i più vivi auguri per la loro totale promozione), che riguardano scuole e strutture annesse.
Leggendo le opere da realizzasi, ho per un attimo sperato di vedere anche la candidatura, ad un apposito finanziamento ovviamente diverso da quello per le scuole, della importante area geologica della Riserva speciale regionale dei calanchi di Montalbano.
Un’area di 28 kmq (cioè ben 2800 ettari) che risulta essere un unicum del suo genere nella nostra nazione, e tra i primi tre luoghi (pleistocene medio e inferiore) a livello planetario. Dunque sito geologico da tutelare, salvaguardare, valorizzare e, perché no, anche far “fruttificare” adeguatamente e con intelligenza.
Con la possibilità per i tanti amanti della natura, studiosi, atleti, studenti e scolari di poter ammirare con tranquillità e serenità e in sicurezza questo interessante museo a cielo aperto, e che quanto sancito dalla legge regionale n. 3 del 2011, istituente appunto la Riserva, possa davvero essere fonte di conoscenza, ma anche di concreto aiuto sul piano occupazionale, per le tante figure che potrebbero trovare occupazione .
Mi auguro che la Riserva dei Calanchi, di cui la Provincia di Matera è individuata nella predetta legge regionale quale gestore della stessa, possa essere, in sintonia con la Regione Basilicata, Dipartimento Ambiente, inserita nel PNRR in corso di programmazione.
Con una buona progettazione da parte dei dirigenti e funzionari dell’Ente di via Ridola, sicuramente capaci, non potrà che essere approvato. Però bisogna farlo, e pure subito. Se si vuol raggiungere un risultato positivo.