Lo scorso sabato 9 ottobre, la carcassa di un raro esemplare di lontra (Lutra lutra) è stata rinvenuta sulla S.S. 598 Val D’Agri nel comune di Tursi, in provincia di Matera, da Erika Ottone, Fabio Quinto e Vincenzo Aquaro di NaturOffice ETS, proprio mentre si recavano a Viggiano ad un convegno “La lontra lungo l’Appennino Lucano” promosso da CEAS Raparello di S. Martino d’Agri, CEAS Museo del Lupo di Viggiano, Centro Studi Appennino Lucano di Marsicovetere, dove alla Professoressa Anna LOY (Università degli Studi del Molise), una delle massime esperte mondiali della conservazione e della biologia di questa specie, si sono affiancati esperti e ricercatori locali che hanno illustrato i risultati delle ricerche in corso in Basilicata e nei Parchi Nazionali Lucani.
L’esemplare, un maschio adulto di 6,5 kg probabilmente investito mentre percorreva il ponte “Gannano”, è stato trasferito al IZS di Matera (Istituto Zooprofilattico Sperimentale)per le successive analisi necroscopiche così come viene effettuato in tutta Italia per casi simili, secondo un protocollo approvato dal Ministero dell’Ambiente e in linea con il Piano di Azione per la Conservazione della Lontra in Italia.
Le analisi necroscopiche sulle vittime del cosiddetto “road killing”, di elevato valore naturalistico e scientifico, come Lontra, Lupo, Gatto selvatico, sono molto importanti. Infatti, grazie alla raccolta capillare dei dati biometrici e necroscopici ricavabili dalle carcasse e dai siti di ritrovamento si sta cercando di delineare un quadro generale sulle principali cause di mortalità in Italia, utile e necessario per elaborare, attraverso un apposito piano di conservazione, eventuali strategie mirate alla mitigazione dell’impatto negativo prodotto sulla specie soprattutto dalla rete viaria, sempre più pericolosa ed impattante anche per la nostra fauna di elevato valore naturalistico e simbolo stesso della biodiversità regionale. Ricordiamo che la popolazione lucana di Lontra è la più importante a livello nazionale sia per numero di esemplari sia per diffusione sul territorio essendo presente su tutti i principali corsi d’acqua e bacini idrografici.
Invitiamo coloro che rinvengono esemplari di lontra, lupo o gatto selvatico, ferite o morti, a segnalarlo tempestivamente alle autorità sanitarie preposte (ASL) e agli organi di Polizia (Carabinieri Forestali, Polizia Provinciale, Polizia Ambientale Regionale) che provvederanno a mettere tempestivamente in atto il protocollo di recupero e trasferimento presso l’IZS più vicino.
Nov 13