Si attenderà l’imminente modifica della normativa nazionale sulle Agenzie regionali dell’ambiente, che dovrebbe comportare anche l’adeguamento della proposta presentata dalla Giunta lucana. Dall’assessore Berlinguer ulteriori dati sulla Siderpotenza.
E’ stata rinviata l’audizione che l’assessore all’Ambiente Aldo Berlinguer avrebbe dovuto tenere oggi davanti alla terza Commissione sul disegno di legge di riforma dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Si attenderà l’aggiornamento (annunciato come imminente) della normativa nazionale di riferimento, che è oggetto di una profonda rivisitazione sulla base di una proposta del parlamentare emiliano del Pd Alessandro Bratti, e che potrebbe comportare alcune modifiche anche al ddl presentato a suo tempo dalla Giunta regionale lucana. La proposta in discussione in Parlamento punta infatti a rivedere completamente l’assetto delle agenzie territoriali per la tutela dell’ambiente, oggi con competenze molto differenziate fra loro, con indicazioni unitarie sul sistema di governance e sul finanziamento, per il quale si prevede in particolare che ogni Regione in futuro dovrà impiegare non meno dell’uno per cento del fondo sanitario. Per questo è stato lo stesso assessore Berlinguer a chiedere il rinvio, ritenendo plausibile “che si debba ritornare su diversi aspetti del ddl in virtù dell’armonizzazione complessiva del sistema”.
Berlinguer ha invece arricchito con nuovi dati la relazione tenuta nella precedente riunione della Commissione sulla situazione ambientale della Siderpotenza. La terza campagna condotta dall’Arpab ha avuto “un esito rassicurante ma interlocutorio”, ha detto l’assessore spiegando che è stata rilevata una significativa riduzione delle diossine in tutti i deposimetri, mentre sono aumentate le concentrazioni di benzoapirene. Occorrerà comunque attendere la quarta campagna per avere un quadro più certo dell’impatto ambientale nella zona industriale del capoluogo: le indagini fin qui svolte sono state condotte infatti in contesti differenti. Nei giorni scorsi c’è stato anche un altro incontro con tutti i soggetti istituzionali coinvolti, dal quale è emersa la proposta di installare un impianto per la captazione e la misurazione in continuo dei fumi ai camini per acquisire in assetto costante le emissioni.
Quanto alla proposta di legge del consigliere Romaniello che prevede contributi ai privati per la rimozione e lo smaltimento di piccole quantità di amianto, Berlinguer ha affermato di condividere le finalità di questa iniziativa, ma ha informato che sulla stessa materia è allo studio negli uffici del Dipartimento Ambiente un ddl che prevede un meccanismo diverso: la Regione, attraverso una procedura di evidenza pubblica, individuerebbe il soggetto che dovrebbe rimuovere l’amianto dai siti privati, senza alcun costo per i cittadini. A parere degli uffici una simile legge si andrebbe ad armonizzare meglio con il piano dei rifiuti e con altre norme, anche se andrebbe definito il problema della copertura finanziaria. Dopo gli interventi di Romaniello, Galante, Leggieri, Rosa, Robortella, Pace e Giuzio si è deciso di rinviare la discussione in attesa che la proposta del Dipartimento venga definita.
Hanno partecipato ai lavori della Commissione, oltre al presidente Francesco Pietrantuono (Psi), i consiglieri Luigi Bradascio (Pp), Carmine Miranda Castelgrande, Vito Giuzio, Vincenzo Robortella, Vito Santarsiero (Pd), Francesco Mollica (Udc), Paolo Galante (Ri), Gianni Leggieri (M5s), Aurelio Pace (Gruppo Misto), Gianni Rosa (Lb – Fdi) e Giannino Romaniello (Sel).