Il giornalista Rocco Rosa di Talenti Lucani in una nota torna ad occuparsi della discarica del borgo La Martella ed evidenzia le inadempienze dell’attuale Amministrazione Comunale di Matera.
Rocco Rosa: La Martella, chi agisce e chi prende tempo
Quando c’è la salute di mezzo, un funzionario pubblico che si rispetti dovrebbe agire nell’esclusivo interesse dei cittadini, soprattutto se è uno che per mestiere fa il medico. E dovrebbe agire con tempestività, allertando tutti e subito, fregandosene della burocrazia, dei passaggi ai piani superiori, dei quesiti a chi tocca fare che cosa. E’ quello che ha fatto in data 16 marzo scorso il direttore dell’U.O. dell’Asm nel segnalare al Sindaco di Matera che, relativamente alla piattaforma di La Martella “ visti i risultati delle analisi effettuate ai fini delle indagini di caratterizzazione del sito in oggetto, comprovanti inquinamento da sostanze tossiche e preso atto della fuoriuscita di percolato nei pressi del piezometro SP4, si chiede che venga emanata ordinanza contingibile ed urgente, ai fini della tutela della salute pubblica, tendente al divieto di utilizzo delle acque sotterranee e di falda, per qualunque scopo, eventualmente impiegate da insediamenti umani, produttivi e zootecnici presenti nella zona interessata o in altre zone del territorio in cui sono presenti, sulla scorta dei rilievi idrogeologici a disposizione di codesto Ente, altre falde che potrebbero essere eventualmente interessate da questo tipo di inquinamento. La durata dell’efficacia di questa ordinanza è subordinata all’acquisizione di analisi successive che escludano tale forma di inquinamento, previo intervento di bonifica”.
Quando c’è la salute di mezzo, un Sindaco che riceve una segnalazione del genere, deve agire con tempestività ed urgenza, allertando tutti, bloccando le attività pericolose, perimetrando e mettendo sotto sequestro le parti che risultano fonti di inquinamento idrico. Lo può fare perchè è autorità dello Stato, lo deve fare perchè in quel momento è organo che decide in rappresentanza del Governo. E’ passato un mese e mezzo ed invece il Sindaco non si è mosso, se non convocando una ennesima conferenza di servizio in cui qualcuno ha ammesso e qualcuno ha traccheggiato, al punto che il presidente dell’associazione Ambiente e legalità ha scritto al prefetto di Matera, raccontando la storia, i fatti, le circostanze, i termini del pericolo ambientale, i risultati delle analisi. Che sono tali da togliere il sorriso anche agli ottimisti: oltre a solfati e boro anche Alluminio, Ferro, Manganese, Mercurio e Nichel sono risultati essere sopra la soglia di contaminazione. Adesso si aspetta che il prefetto intervenga con quella urgenza che altre Istituzioni hanno negato.
Rocco Rosa (Talenti lucani)
puntuale l’intervento…..al prefetto hanno staccato le linee di comunicazione e non sa cosa fare. ci penserà qualcuno altro…….
È la magistratura ? Che fa dorme ?
vediamo!!!!!!!!!!siamo pur sempre nella Repubblica delle Banane