Gianni Rosa, consigliere regionale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in una nota spiega come spende la Regione le risorse destinate al controllo ambientale. Di seguito la nota integrale.
L’utilizzo non corretto dei proventi delle estrazioni petrolifere rischia di fare più danni delle estrazioni stesse.
Abbiamo presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta Regionale, per conoscere come alcune attività finanziate con “i soldi del petrolio” possono realizzare quelle finalità previste dagli accordi del 1998/1999 tra ENI e Regione Basilicata, quali lo sviluppo sostenibile o la gestione del sistema di monitoraggio ambientale.
Infatti, fondi che dovevano servire per monitorare l’impatto ambientale, economico e sociale delle estrazioni vengono impiegate per fare altro, in barba agli accordi sottoscritti tra Regione Basilicata ed ENI S.p.A.
L’ultimo accorto prevede l’utilizzo della somma di oltre 16 milioni di euro che rappresentano un tesoretto che potrebbe essere utile per perseguire quegli obbietti che dal 1998 Regione ed ENI si erano prefissati per mitigare gli effetti delle estrazioni petrolifere sulle aree interessate e su tutto il territorio regionale.
I programmi regionali per lo sviluppo sostenibile, la gestione del sistema di monitoraggio ambientale e l’istituzione di borse di studio mediante l’intesa tra Regione e Università degli Studi della Basilicata, andavano proprio nella direzione di cercare di compensare un territorio fortemente “compromesso” da attività estrattive molto impattanti.
Invece la Regione Basilicata, con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 1038 del 03/09/2014, vengono impegnati i 16 milioni di euro, ripartiti 27 progetti, tra i quali, Interventi urgenti ed immediati a sostegno del sistema integrato di gestione dei rifiuti solidi urbani (€ 1.400.000,00), Progetto Cammino Mariano Pollino ( € 739.500,00), Realizzazione della Fondazione per la Ricerca scientifica in ambito socio-sanitario (€ 500.000,00), Valorizzazione della produzione olivicola lucana (€ 60.000,00), Monitoraggio e sistemi di cura del virus della Sharka (€ 80.000,00), e le solite Azioni di Comunicazione (€ 480.300,00).
Si tratta del solito utilizzo delle risorse provenienti dalle estrazioni petrolifere “modificato in corso d’opera” a seconda delle esigenze del bancomat-Regione.
Gianni Rosa, consigliere regionale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale