La vicenda della falda inquinata dall’attività dell’impianto Itrec di Rotondella, tutta ancora da chiarire nonostante il report dell’Arpab che si limita però a denunciarla, rimette in agenda politica per questa ripresa autunnale il tema della difesa dell’ambiente che specie in Basilicata è un obiettivo prioritario che va garantita in tutti i modi e con tutti gli strumenti normativi sino alla Carta costituzionale. A sostenerlo è il segretario regionale di Italia dei Valori Basilicata Angelo Rosella ricordando che i parlamentari di Idv già nel 2011 depositarono un disegno di legge proponendo una modifica dell’articolo 9 della Costituzione, per rafforzarne l’efficacia, inserendo nel testo la parola ‘ambiente’ accanto a ‘paesaggio’ e ‘patrimonio storico e artistico’ della Nazione.
L’ambiente, rileva Rosella, è citato in Costituzione solo nell’articolo 117, che però si limita a collocare tra le materie di competenza legislativa esclusiva dello Stato anche quella relativa alla ‘tutela’ dell’ambiente e dell’ecosistema’. Troppo poco, secondo l’Idv. Per questo, occorre “rafforzare” l’articolo 9, per non correre il rischio di veder “scadere” lo stesso articolo da “presidio forte a mera dichiarazione volontaristica”.
“Senza affievolire la tutela del paesaggio, che nel contesto italiano ha un’importanza fondamentale -sottolinea – occorre rafforzare la tutela attiva di un bene comune fondamentale, l’ambiente, che non ha valore esclusivamente estetico-culturale. Il diritto costituzionale all’ambiente va inteso come diritto personale e collettivo alla conservazione, alla gestione responsabile e al miglioramento delle componenti e del complesso delle condizioni naturali: aria, acqua, suolo, territorio”.
In Basilicata dove le emergenze ambientali sono già troppe e diffuse, non sottovalutando ulteriormente la Val d’Agri e quindi la convivenza con il petrolio – dice il segretario IdV – l’ambiente, in quanto bene giuridico unitario che racchiude territorio e natura, ricomprende la preservazione della biodiversità e degli ecosistemi, la salvaguardia delle specie animali e vegetali, gli strumenti di tutela degli equilibri ecologici,valutazione di impatto ambientale in primis, e quindi lo stesso concetto di sviluppo sostenibile già fatto proprio dal nostro ordinamento attraverso le politiche comunitarie. Per queste ragioni proponiamo la convocazione degli Stati Generali dell’Ambiente della Basilicata, vale a dire strutture, centri, istituti scientifici, Autonomie Locali, associazioni, comitati popolari perché la tutela per essere efficace ha bisogno di tutti i cittadini e prima di ogni cosa della condivisione di una strategia unitaria che indichi strumenti, mezzi, risorse finanziarie e tempi di intervento
Set 14