“Grazie all’impegno determinato e perseverante personale e di tutti i parlamentari meridionali del MoVimento 5 Stelle è stato conseguito un nuovo straordinario obiettivo.” Ad affermarlo è il parlamentare del MoVimento 5 Stelle Gianluca Rospi.
“Con la approvazione definitiva del Decreto Crescita si avvia finalmente il processo di trasformazione e superamento dell’Ente per la Irrigazione e la Riforma Fondiaria nei territori di Puglia Lucania ed Irpinia, da nove anni annunziato ma mai realizzato per precise responsabilità politiche. Si pone così fine ad una pagina politica non certo esaltante e si apre una nuova prospettiva di sviluppo e progresso per i territori interessati.” Continua il Deputato Rospi.
L’Ente Irrigazione venne istituito nel 1947 con il D.Lgs.CpS n. 281, come persona giuridica di diritto pubblico sotto la vigilanza del Ministero dell’agricoltura, e nel tempo è divenuto uno dei maggiori fattori di infrastrutturazione di amplia parte dei territori meridionali. Gestisce otto dighe, alle quali vanno aggiunte alcune centinaia di chilometri di canali di adduzione, e la sua attività è finalizzata a far fronte alle esigenze potabili delle popolazioni della Puglia, della Basilicata, dell’Irpinia e della Calabria settentrionale, al fabbisogno irriguo di vasti comprensori delle stesse regioni, nonché di importanti agglomerati industriali come l’ex ILVA e la FCA. Per oltre quaranta anni è stato in gestione commissariale, e dal 2011 è stato soppresso e posto in liquidazione, per essere sostituito da un nuovo soggetto da costituire di intesa tra governo e regioni. Senonché nulla a tale riguardo è stato fatto, la situazione di crisi dell’Ente è andata sempre peggiorando a causa della enorme massa debitoria esistente, il completamento delle importanti opere idrauliche si è arrestato, la gestione liquidatoria è stata assegnata a quella commissariale, determinando una commistione infelice che non ha conseguito l’obiettivo della liquidazione mentre ha consentito la prosecuzione di una gestione non sempre in linea con i dettami della correttezza e della legalità, come le cronache giudiziarie ci confermano.
“Con la norma contenuta nell’art 24 del Decreto Crescita, voluta, scritta e sostenuta da MoVimento 5 Stelle, si cambia finalmente strada! L’articolo 24 reca una serie di modiche all’articolo 21, comma 11, del decreto-legge 201 del 2011, volte a completare il processo di liquidazione dell’EIPLI, e accelerare la costituzione della società che dovrà assumerne le funzioni. Le novità essenziali introdotte riguardano in primo luogo il ruolo assegnato al MEF, ora responsabile di promuovere e portare a compimento la costituzione del nuovo soggetto giuridico, facendo uscire così la situazione dall’empasse nella quale si era impantanata, a causa della inefficienza delle regioni e della inerzia interessata delle gestioni commissariali. Da oggi finisce il rimpallo delle responsabilità ed i conflitti di attribuzioni, ed il MEF potrà procedere speditamente per dare un nuovo assetto alla gestione delle funzioni strategiche un tempo attribuite all’EIPLI, con evidenti benefici e ricadute economiche per i territori interessati. Un secondo elemento di fondamentale importanza, che viene introdotto con la nuova normativa, è la definitiva separazione di compiti e responsabilità, ponendo uno spartiacque necessario tra il nuovo soggetto da costituire e la gestione commissariale, la cui mancanza ha di fatto costituito un ostacolo insormontabile alla attuazione della liquidazione dell’Ente. La norma prevede poi che i diritti sui beni demaniali, già attribuiti all’Ente soppresso, in forza di provvedimenti concessori sono attribuiti alla società di nuova costituzione, che, oltre a essere interamente pubblica, potrà in tal modo finalmente iniziare la sua attività senza il grave peso dei debiti maturati nelle gestioni precedenti, consentendo così al nuovo soggetto di concentrarsi esclusivamente sulle iniziative strategiche che dovrà riprendere a mettere in campo nel settore idraulico, in favore di gran parte delle popolazioni meridionali.” Ribadisce l’On. Gianluca Rospi.
Importante è stata anche l’introduzione dell’emendamento a firma MoVimento 5 Stelle che introduce il divieto di cessione delle quote della nuova società a soggetti privati. In questo modo si preserva definitivamente la gestione della risorsa idrica e dei grandi accumuli dai rischi della speculazione privata, che già avevano fatto capolino soprattutto sul versante dell’utilizzo a fini energetici dell’acqua.
“La soluzione attesa da tanti anni è dunque finalmente arrivata grazie al concreto impegno del Movimento Cinque Stelle, ed in questo modo le politiche in favore della crescita e lo sviluppo del Mezzogiorno si arricchiscono di un nuovo importante tassello. Nuovamente vasti territori meridionali potranno dotarsi a breve di uno strumento strategico che consentirà di affrontare adeguatamente le sfide poste dalla grave crisi idrica e dai processi di desertificazione, con un concreto e fondamentale ausilio alle politiche ambientali; che metterà a disposizione dei processi produttivi in agricoltura una ineludibile risorsa per consentirne il miglioramento e la crescita; che consentirà di supportare le politiche di reindustrializzazione sostenibile di siti sensibili, come quello dell’ex ILVA, e la ripresa di una iniziativa volta al completamento della rete idraulica esistente ed alla realizzazione di nuove indispensabili infrastrutture, necessarie allo sviluppo del territorio.
In questo quadro, infine, si consente alla Basilicata di continuare a svolgere un ruolo strategico nella gestione delle risorse idriche, e di avere un peso rilevante nei confronti delle altre regioni e degli organismi governativi, grazie alla titolarità di circa il 90% della risorsa accumulata negli impianti costruiti quasi esclusivamente su territorio lucano.
In questa direzione l’impegno mio in Commissione Ambiente continuerà in maniera forte ed attenta, affinché, nella concretizzazione del nuovo progetto e nella costituzione della società venga garantita la partecipazione delle regioni Puglia, Basilicata, Calabria e Campania sin dalla fase costitutiva della società, in virtù dei consolidati rapporti interregionali (consacrati negli accordi di programma) che allo stato governano gli attuali trasferimenti di risorsa idrica tra le stesse, tutelando in tal modo ruolo e rilevanza della nostra Basilicata, affinché si pervenga nella maniera più adeguata e rapida alla determinazione della tariffa dell’acqua all’ingrosso, che rappresenterebbe l’unica entrata certa della Società, e per la determinazione di un credibile ed efficiente piano industriale per il nuovo soggetto, immaginando di assommare alle funzioni tradizionali di accumulo, preservazione, cura e vettoriamento della risorsa, anche quello di utilizzo in termini innovativi pure a fini energetici. Appare evidente, conclude l’On.le Rospi, che al grande lavoro compiuto dai parlamentari del M5S debba corrispondere un altrettanto forte ed incisivo impegno del governo della Regione Basilicata, che dovrà dimostrare di avere a cuore gli interessi della comunità lucana al pari del MoVimento 5 Stelle condividendone il progetto strategico, e di non limitare il proprio interesse solamente a fatti di gestione.”