Anticipo di soldi dalla Total “in cambio” di chiudere un occhio sugli otto pozzi che nel Sauro sono in attesa di autorizzazione regionale. Sembra questa la strategia, in verità che non ci sorprende, che intende seguire la Giunta Regionale nei prossimi giorni in perfetta e coerente continuità con i cinque anni di legislatura. A sostenerlo è il Csail in una nota a firma del portavoce Filippo Massaro. Come è esattamente accaduto nei confronti dell’Eni – si aggiunge nel comunicato – di fronte alla solita esigenza impellente di far quadrare il bilancio regionale non c’è alcuna esitazione a dimostrare piena disponibilità dopo aver fatto finta di non cedere alle compagnie petrolifere come accaduto con lo stop imposto per l’avvio delle attività a Corleto-Gorgoglione. Non ci convince – dice Massaro – l’atteggiamento dell’assessore all’Ambiente Pietrantuono che si metterebbe di traverso solo per capitalizzare consensi elettorali. E’ il solito giochetto dei due volti degli assessori: quello del duro per dare in pasto ai lucani l’immagine di difensori di interessi delle comunità che vivono a contatto con il petrolio; quello buono per incassare soldi senza i quali la “baracca” non è in grado di reggere.
Per il Csail, sindaci e sindacalisti non riescono a sottrarsi al rituale della richiesta di tavoli e sono complici dell’attuale situazione che si può affrontare solo con una svolta epocale nei rapporti con le società petrolifere. Altro che tavolo della trasparenza – aggiunge Massaro – c’è bisogno di un commissario di alto profilo di esperienza in campo di politiche energetiche che gestisca i rapporti con Eni e Total come si fa tra società private con attenzione a diritti e doveri. E tra i doveri delle compagnie petrolifere ci sono prioritariamente tutte le misure di salvaguardia della salute, dell’ambiente e del territorio, fattori tutti non monetizzabili essenzialmente perché la salute non è indennizzabile.
Sono certo – afferma Massaro – che l’esperienza degli ultimi cinque anni, con tutto quello che è accaduto e che, come per lo sversamento di greggio dal Centro Oli Eni Viggiano, non può essere archiviato così in fretta, peserà sulla scelta degli elettori lucani, l’unico strumento che produrre quella svolta che tutti auspichiamo.