IL CENTRO RECUPERO PROVINCIALE DI SAN GIULIANO CONTINUA IL LAVORO DI TUTELA E RECUPERO DEL FALCO GRILLAIO IN PROVINCIA DI MATERA
Nell’ambito delle attività programmate dal Centro Provinciale per il Recupero della Fauna Selvatica ubicato presso la Riserva Naturale di San Giuliano è stata fissata per il giorno mercoledì 03 agosto 2011 alle ore 11,00 la reimmissione in natura di 12 esemplari di Falco grillaio (Falco naumanni) curati e recuperati, dopo lunghe cure, alla vita libera.
Il rilascio avverrà a Montescaglioso presso l’Abbazia benedettina di San Michele Arcangelo, sito riproduttivo storico della specie e da cui provengono alcuni degli esemplari da liberare. Questa iniziativa rientra nel programma ordinario di reimmissioni in natura di animali curati e riabilitati che si svolge tutto l’anno e riguarda, con modalità di liberazioni diverse, anche molte altre specie del nostro territorio come civetta, gufo, assiolo, barbagianni, poiana, nibbio, gheppio, falco di palude, tartarughe di acqua e di terra, volpe, riccio, tasso, ecc.
L’attività del Centro Recupero di San Giuliano è curata e coordinata dalla società De Rerum Natura in collaborazione con la Provincia di Matera. A collaborare nell’ambito di diverse iniziative partecipano sia associazioni come LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) e ALTURA (Associazione per la Tutela dei Rapaci e dei loro Ambienti), sia medici veterinari come il dott. Vito Tralli e inanellatori come il dott. Egidio Mallia che grazie al loro supporto tecnico contribuiscono a rendere importante anche dal punto di vista scientifico il multiforme e complesso lavoro che quotidianamente richiede il Centro Recupero.
Il responsabile e coordinatore del Centro Recupero Matteo Visceglia dichiara:
“L’anno 2011 si sta rivelando un anno molto complesso e faticoso per il notevole incremento di animali che ci sono stati finora affidati, nostante gli spazi a disposizione siano ormai insufficienti. Da gennaio a fine luglio sono già pervenuti 242 animali selvatici appartenenti a diverse specie con un picco proprio nei mesi di giugno e luglio quando si verificano numeri casi di pulcini e giovani di falco grillaio in difficoltà. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso l’incremento di consegne è stato del 53 % a dimostrazione dell’efficacia e dell’utilità di questo servizio pubblico a tutela della fauna selvatica protetta del nostro territorio e a supporto delle opere di sensibilizzazione, informazione e miglioramento dei rapporti tra fauna e specie umana. Gli animali sono stati quasi tutti raccolti da privati cittadini e poi consegnati al Centro direttamente o tramite, Corpo Forestale, Vigili del Fuoco, Polizia Provinciale, Vigili Urbani ed associazioni, in particolare la LIPU che ha recuperato molti animali anche in alcuni centri limitrofi a Matera. In moltissimi casi sono stati effettuati interventi diretti di recupero da parte dei responsabili del Centro. La grande percentuale di grillaio che ci viene affidata è giustificata dal fatto che questi piccoli falchi nidificano sui tetti e nelle cavità di facciate di palazzi in diversi centri storici come Matera, Montescaglioso, Bernalda, Pisticci, Ferrandina, Altamura, Gravina, ecc. e al momento dei primi voli molti giovani non ancora perfettamente sviluppati e con il piumaggio ancora incompleto finiscono sulle strade cittadine e in molti casi anche in abitazioni, giardini, cortili, ecc. Spesso ci siamo presi cura anche di esemplari di pochi giorni di vita caduti dai tetti quando erano ancora ricoperti di piumino bianco, molto disidratati e debilitati. In questi casi abbiamo dovuto sostituirci ai genitori naturali pur di permettere a questi sfortunati rapaci di poter essere reintrodotti nel loro habitat naturale. Non dimentichiamo che Matera e le amministrazioni locali hanno una grossa responsabilità per la tutela e conservazione di questa specie che a livello mondiale è ritenuta a rischio e minacciata da diversi fattori negativi. Facciamo ancora una volta un appello all’Amministrazione Provinciale di Matera e ai comuni interessati dalla presenza della specie affinché il Centro di Recupero venga dotato urgentemente di ulteriori spazi, attrezzature e risorse necessarie per dargli maggiore dignità, come avviene in altri centri italiani, rispetto all’importante e specifico lavoro di tutela verso una delle specie di uccelli rapaci più preziose e vulnerabili che abbiamo in tutta Europa”.