“Fortuita coincidenza” o no, mettere i sindaci della Val d’Agri di fronte ad una scelta tra salute e risorse energetiche mi pare davvero un’operazione che, chiunque l’abbia anche semplicemente immaginata, è censurabile. Per Italia Unica le due questioni vanno affrontate insieme e ci sono ampi margini per farlo a partire dalla nostra proposta di realizzare uno screening sulla condizione di salute dei residenti dei comuni a ridosso del Centro Oli Eni Viggiano e complessivamente della Val d’Agri. Lo afferma il coordinatore di Italia Unica Pietro Sanchirico.
Intanto – aggiunge – se si accelerasse sul Centro specialistico di Medicina Ambientale previsto presso l’Ospedale zonale di Villa d’Agri si darebbe un primo segnale di fiducia alle popolazioni locali che hanno ragione di diffidare dagli impegni solenni assunti dall’inizio dell’anno dal Presidente Pittella e dall’assessore Franconi. Dobbiamo invece registrare non solo ritardi ma azioni di depauperamento dell’ospedale di prestazioni e servizi senza un programma organico che interessi tutti gli ospedali lucani con l’alibi di dover fare in fretta perché lo impone una direttiva europea sull’orario di lavoro del personale ospedaliero. Si tratta invece di dimostrare che il diritto alla salute non si baratta con le risorse petrolifere o viceversa. Per non correre il rischio di inutili divisioni tra sostenitori delle attività petrolifere e contrari – spiega il dirigente del partito di Corrado Passera – il modo migliore di intervenire, a prescindere da ogni posizione sul piano energetico nazionale che comunque da noi non può non tenere in debita considerazione i fattori ambiente-territorio e salute, è quello di monitorare le condizioni di salute della gente. E – aggiunge – lo screening rappresenta uno strumento utile innanzitutto al mondo medico-scientifico e ai medici di famiglia che nei comuni della Val d’Agri sono stati già impegnati in un’attività analoga attraverso il progetto presentato dalla Federazione italiana dei Medici di Medicina generale con l’obiettivo di creare i cosiddetti “medici sentinella” sui fenomeni tumorali diffusi tra le popolazioni dei comuni della Val d’Agri e Sauro specie Viggiano, Villa d’Agri, Marsiconuovo, Grumento, Spinoso, Tramutola, Montemurro e Corleto Perticara. L’ Osservatorio Epidemiologico Regionale e il Registro Regionale Tumori dispongono di dati arretrati che vanno aggiornati allo scopo principale di valutare l’effetto della rimozione dei fattori di rischio da una popolazione esposta ad inquinamento mediante misure di prevenzione primaria. I risultati prodotti aiutano i decisori ad identificare azioni per la riduzione dei possibili impatti negativi e per la promozione di azioni di miglioramento e in fase di pianificazione sono volti al monitoraggio dell’evoluzione dei determinanti di salute e dei fattori di rischio considerati. E’ da tempo che ripetiamo che tra oppositori radicali e sostenitori di nuove ricerche ed estrazioni petrolifere c’è una terza via legata ai progetti di distretto energetico val d’agri che sono rimasti sulla carta e riguardano le fonti di energie alternative-complementari al petrolio, in primo luogo, ed altre attività da insediare a Viggiano e nelle aree Pip dei comuni della valle. Il grande project financing che il Presidente Passera propone attraverso le royalties del petrolio ha questo obiettivo centrale: finanziare l’imprenditoria locale e le infrastrutture, ovviamente, senza ridurre prestazioni e servizi a tutela della salute dei cittadini.