Sanchrico (Italia Unica): “Nuovo modello di governance di Sel si riduce in un amministratore unico”.
Ci sarà pure un motivo politico alla base nel peggiore risultato che la Corte dei Conti attribuisce alla Regione Basilicata peril quoziente di indebitamento delle cosiddette società partecipate(media nazionale che si attesta sull’1,41; Basilicata 9,46). Il nuovo modello di governance per la Società Energetica Lucana è sicuramente una risposta rafforzando la nostra proposta di dismissione totale delle partecipate. Se infatti basta trasformare Ignazio Petrone in amministratore unico del grande carrozzone che ha fallito l’obiettivo per cui è nato è evidente che la rivoluzione del Presidente Pittella in materia di governance si riduce a poco più di un atto formale che invece in sostanza non modifica la spesa limitata all’apparato burocratico-amministrativo, tenuto conto che lo stesso ex consigliere regionale Pd che si è “sacrificato” per immolarsi nell’incarico di super manager-tutto fare della Sel guadagnerà quanto l’intero ex Cda a cui aggiungere il direttore generale. Italia Unica è per il superamento della Società che ha dato più per sostenere l’apparato del Pd da riciclare che per abbattere le spese energetiche delle imprese, degli Enti Locali e della Pubblica Amministrazione e dei cittadini.Si chiarisca una volta per tutte quale è il ruolo che SEL, totalmente assente dalle politiche del petrolio, può avere o altrimenti si sciolga per attuare un grande projectfinancing. La Regione ha mancato molto e lo Stato non ha dimostrato grande attenzione. Se utilizziamo parte dei proventi delle royalties per iniziative finalizzate a completare le reti ferroviarie e stradali necessarie, in pochi anni il problema potrebbe essere risolto con benefici enormi per la Basilicata. Bisogna avere, però, una visione di prospettiva, saper usare i proventi del petrolio per investimenti infrastrutturali di lungo periodo. E SEL non può limitarsi alla gestione del programma di distribuzione del gas, acquisito da Eni, ad un numero ristretto di comuni della Val d’Agri che ne traggono un beneficio ridotto.
Ago 06