Sviluppare un atteggiamento di consapevolezza sugli effetti del cambiamento climatico, creando una rete di cooperazione in grado di rispondere in modo efficace ai disastri causati dagli incendi boschivi. Punta a questo “Forest Adapt” un progetto finanziato dal programma Erasmus+ e che a Potenza, ha organizzato un workshop internazionale alla presenza di rappresentanti delle istituzioni regionali lucane ed esperti del settore su come strutturare ed attuare il “Piano di adattamento locale” in caso di incendio boschivo. Relatori Antonio Bellotti, del Dipartimento Politiche Agricole e Forestali, Ufficio Foreste della Regione Basilicata, Guido Loperte, della direzione regionale della Protezione Civile, Tiziano Bagarozza, della direzione regionale dei Vigili del Fuoco, il tenente Gianluca Dellacorte , della direzione regionale dei Carabinieri Forestali e i professori Angelo Nolè e Francesco Ripullone dell’Università degli Studi della Basilicata. “Negli ultimi decenni, l’Europa ha sperimentato un aumento della frequenza e della gravità dei rischi naturali legati al clima come siccità, incendi boschivi, ondate di calore e forti precipitazioni – è stato sottolineato nel corso dell’incontro – e per questo è importante farsi trovare preparati in caso di emergenza”. Capofila del progetto il Gal Napoca Porolissum (Romania). “Vogliamo creare un network transnazionale che si occuperà di sviluppare dei Piani di Adattamento per informare, educare e sensibilizzare le comunità locali sui temi della prevenzione degli incendi boschivi e della riabilitazione degli ecosistemi danneggiati da tali eventi. Siamo contenti di essere qui in Basilicata – ha sottolineato Adina Pascoiu, presidente del Gal Napoca Porolissum – e di poterci confrontare con i partner istituzionali locali che intervengono su questa materia. L’auspicio è che da questa iniziativa possano nascere sinergie promettenti su un tema così difficile ed urgente”.Ad organizzare l’evento, Ascae, una giovane organizzazione senza scopo di lucro creata per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso progetti in ambito sociale e ambientale con particolare attenzione ai giovani. L’associazione applica pienamente il motto dell’Unione Europea “Uniti nella diversità” , valorizzando ogni specificità locale e contribuendo alla prosperità comune, anche attraverso iniziative internazionali. “La cooperazione transnazionale – ha evidenziato Nicola Vita, presidente dell’associazione – è un ottimo strumento per l’arricchimento reciproco delle comunità locali. Mettere allo stesso tavolo importanti autorità locali e un ampio partenariato europeo ci consente di dialogare, confrontarci e apprendere per poi trasferire know how e competenze sul territorio, in particolare presso i giovani, stimolando una nuova consapevolezza e comportamenti rispettosi dell’ambiente”.
Ott 04