Giuseppangelo Canterino, portavoce Fratelli d’Italia-AN Garaguso denuncia lo scempio sulla strada Guardiola-Cavonica. Di seguito la nota integrale.
Ci risiamo. Va in onda il terzo atto della “sceneggiata” Guardiola-Cavonica, il percorso alternativo alla SP 277 chiusa per lavori di ripristino della viabilità.
Nell’ultima missiva pubblicata sul quotidiano locale “La Nuova del Sud” (6 luglio 2017), avevamo chiesto che sul tratto di strada in questione si provvedesse ad una pulizia dei rami degli alberi ivi presenti per meglio consentire il flusso di autobus e mezzi pesanti.
I lavori di potatura che sono stati eseguiti, però, ai nostri occhi e a quelli dei tanti che ce li hanno segnalato, sembrano troppo decisi. Gli alberi di eucalipto, e alcuni esemplari di pino che formavano la cornice naturale della strada, sono pressappoco un ricordo; la potatura è stata drastica e ha quasi azzerato il polmone verde del percorso.
Non siamo degli esperti in botanica e ci dicono che questa tipologia di piante abbia una ricrescita molto veloce. Tuttavia restano molte perplessità:
1) Chi ha autorizzato questo “scempio” e in base a quale normativa o provvedimento?
2) Che motivo c’era di effettuare dei tagli così netti, snaturando un luogo che appare quasi
violentato? Non bastava, forse, eliminare i rami che invadevano la carreggiata?
3) In base a quale criterio si è deciso di agire in questi giorni e non nel periodo in cui la
potatura è consentita?
4) Dove erano gli organi preposti al controllo del taglio?
5) Come mai i lavori si sono svolti durante il week-end e non quando gli uffici pubblici sono
aperti?
6) Di chi è (era) la proprietà degli alberi?
7) Quali provvedimenti sono stati presi a favore della fauna che, in questo periodo, nidifica
su quegli alberi?
8) Se le piante appartengo al demanio pubblico, dov’è finita la legna prodotta dopo il taglio?
Insomma, queste ed altre domande ci portano a capire che, nell’entroterra materano, si agisce “alla carlona”, per giunta senza rispetto verso la natura e, in particolare, verso i viaggiatori.
Siamo stanchi, peraltro, di subire trattamenti di stampo feudale e di essere continuamente presi in giro da gente incapace di amministrare la cosa pubblica.
Di tutto questo, il sindaco di Garaguso, e il presidente della Provincia di Matera, dovranno renderne conto.