SEL (Società Energetica Lucana) e Governo regionale della Lega, Cifarelli (PD): “La discrezionalità al potere”. Di seguito la nota integrale.
Non avrei avuto niente da dire se la questione non fosse così sfacciatamente politica. Mi riferisco ad alcuni dirigenti della Lega di Basilicata, specificatamente Luigi Modrone, amministratore unico di Società Energetica Lucana e Mario Guarente Sindaco di Potenza.
Costoro, con la discrezionalità tipica di chi vuol fare intendere che “comandiamo noi e facciamo ciò che ci pare”, hanno previsto un intervento (tutto a carico della S.E.L.) per fotovoltaico per il Comune di Potenza per un importo di € 4.259.055 oltre spese generali (circa 5 milioni euro), che rappresentano circa il 50% delle risorse effettivamente disponibili di SEL spa. Peccato però che per far questo hanno impropriamente modificato il piano già previsto della SEL con accordi già sottoscritti con Comuni di Tito e Picerno, Azienda Ospedaliera San Carlo ed Acquedotto Lucano.
Dunque, i dirigenti della Lega potentina, si accordano per utilizzare soldi pubblici già programmati per interventi che avrebbero interessato l’intera Regione, per favorirsi politicamente a vicenda spostando gran parte delle risorse solo in favore del Comune di Potenza. Si tratta dell’uso evidente della cosa pubblica piegata in modo discrezionale per favorire la propria parte politica.
Per questa ragione ho inteso fare una interrogazione in Consiglio regionale con la quale ho chiesto al Presidente Bardi, il quale avendo, presumo e spero inconsapevolmente, approvato il nuovo piano della Sel in qualità di socio unico, con il palese favoritismo istituzionale a favore di un unico ente ed a discapito dell’intera regione, se intende approfondire la questione per verificare la mancanza di copertura finanziaria reale, la violazione di accordi sottoscritti in vigore e sottoscrizione di nuovi accordi privi di valore giuridico, possibili conflitti d’interesse e dispendio di risorse pubbliche per interventi inefficienti, inefficaci ed antieconomici.
Credo che questa triste vicenda spieghi molto su come intendono il governo della cosa pubblica i “nostri” dirigenti della Lega Basilicata.